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Il caso

Odissea sulla Tangenziale di Torino per colpa dei lavori: 2 ore per fare 20 km

Scoppia la protesta da parte di automobilisti e camionisti

Odissea sulla Tangenziale di Torino per colpa dei lavori: 2 ore per fare 20 km

Le code sulla Tangenziale di Torino negli ultimi giorni

Mentre l’estate si avvicina portando una vaga speranza di viaggi e vacanze, gli automobilisti di Torino si trovano di fronte a una realtà ben diversa: cantieri interminabili, code infinite e un vero e proprio assedio di lavori stradali. 

A partire da domenica 5 maggio, un nuovo capitolo di disagi si è aperto con la ripresa dei lavori di risanamento profondo sulla tangenziale di Torino (nei pressi di Venaria), creando un vero e proprio incubo per chi si sposta in città.

La Tangenziale di Torino: un cantiere continuo

Il tratto compreso tra il km 6+610 e il km 5+710 della tangenziale sud sarà teatro di intense attività di risanamento che richiederanno chiusure e riduzioni di corsie che metteranno a dura prova la pazienza degli automobilisti. 

Le chiusure notturne e le limitazioni al traffico promettono di trasformare ogni spostamento in una vera odissea. 

Marco, un pendolare torinese, esprime la sua frustrazione: “Non possono fare questi lavori in agosto, lavorando giorno e notte? Oggi da Caselle fino a Pianezza è stata una coda unica. Tutto in prima e seconda, mai successo in 20 anni di tangenziale...”

Un incubo quotidiano per gli automobilisti

Francesco, un altro automobilista locale, condivide la sua esperienza quotidiana: “Da Settimo Torinese a Orbassano, circa 27 km in 2 ore tonde, tonde. Eravamo in tanti, lì con lo sguardo speranzoso verso l’orizzonte... Ci vediamo domani pomeriggio stessa ora più o meno stesso km.”

La voce dei trasportatori: un grido di allarme

Non solo gli automobilisti sono vittime di questa situazione, ma anche i trasportatori si trovano in condizioni disastrose. 

La Federazione Autotrasportatori Italiani (FAI) di Torino denuncia una situazione drammatica, con un impatto devastante sulla produttività delle imprese e sull’economia delle regioni. “Il Risiko delle previsioni di cantieri inamovibili contribuirà ulteriormente alle già disagiate condizioni in cui si versano i trasporti commerciali che servono il Piemonte e la Liguria,” afferma Gian Luca Timossi, Segretario provinciale della FAI di Torino.

Richiesta di intervento urgente

La FAI Torino chiede l’istituzione di un Tavolo di Lavoro con la Prefettura e i Concessionari Autostradali per organizzare i cantieri in modo da ridurre il più possibile l’impatto sul traffico. “Il Piemonte vive una fase di isolamento infrastrutturale ormai drammatica,” sottolinea Enzo Pompilio D’Alicandro, Presidente FAI Torino.

Un futuro incerto

Con frequenti chiusure al Traforo del Monte Bianco e la seconda canna del Frejus non ancora in esercizio, i collegamenti con la Francia rimangono precari. I valichi alpini e l’incompleta tangenziale est di Torino aggiungono ulteriori complicazioni a una situazione già insostenibile.

In conclusione, mentre l’estate si avvicina, gli automobilisti e gli autotrasportatori di Torino e del Piemonte affrontano un periodo di autentico caos stradale. 

Tra lavori, interruzioni, e frane, la stagione estiva non promette viaggi rilassanti, ma lunghe ore di attesa, sperando in un futuro di infrastrutture migliorate.

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