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Il caso

Qualcuno salvi Eva, il pappagallino incastrato fra le lamiere di un cantiere

La storia di questo uccellino in città ha mobilitato molti residenti

Qualcuno salvi Eva, il pappagallino incastrato fra le lamiere di un cantiere

È letteralmente partita negli scorsi giorni una campagna di solidarietà sui social per salvare “Eva”, il piccolo pappagallino verde avvistato per le strade di Ciriè. 

Questo pappagallo è stato visto vicino a Ciriè 2000 e tra l’ex IPCA e via D’Oria - scrive una cittadina via social, con la foto del piccolo uccellino prima sulle strisce pedonali e poi vicino alle sbarre di un cancello della zona - è in brutte condizioni e zoppica, con le piume visibilmente arruffate. Fa freddo e ha bisogno di essere recuperato e aiutato. Se qualcuno ha delle informazioni utili per salvarlo ci contatti”. 

Da qui, sono stati moltissimi i residenti della città dei D’Oria  che hanno commentato, tra chi ha chiesto l’intervento dei volontari e chi ha cercato di mettersi in contatto con i padroni dell’uccellino. 

Una foto del pappagallino, postata online sui gruppi di Ciriè

Tra tutti poi, è spuntata Rossella, ciriacese, che avrebbe affermato di essere la proprietaria della pappagallina, chiamata Eva: “credo sia la mia - dice - purtroppo è dallo scorso settembre che è lì ma non si riesce a recuperare. Le persone che vivono nei palazzi le mettono da mangiare, ma riuscire a prenderla è un’impresa. Più volte sono andata in piazza con il richiamo del parrocchetto dal collare, ma niente”. 

Dopo che il pennuto è stato avvistato, qualche giorno fa alcuni residenti si sono messi in contatto con i volontari della LIDA di Ciriè e delle Valli di Lanzo per far recuperare l’uccellino, ma nel frattempo un signore si sarebbe avvicinato facendo scappare la piccola Eva, che si sarebbe rintanata all’interno delle lamiere di un cantiere recintato poco distante da Ciriè 2000. 

A confermare la situazione anche Lara Masutti, dalla LIDA di Ciriè e delle Valli di Lanzo: “ sì, l’uccello è andato a nascondersi all’interno di uno stabile. Abbiamo anche provato a contattare i proprietari dell’immobile: io ho tutte le autorizzazioni, posso anche andare sui tetti delle case, ma al momento lì non ci fanno entrare - spiega - ci è stato detto che qualcuno in zona ha controllato e il pappagallo non c’era, ma di giorno i volatili si spostano e la sera tornano al riparo e  dove hanno fatto il nido, quindi è possibile che la piccola Eva sia ancora lì all’interno del cantiere. Pare che alcune persone che abitano nella zona adesso mettano il pane sui balconi per dargli da mangiare: quell’uccello non sta bene, ha tutte le piume arruffate e non è un buon segno. Questi sono animali esotici, che non possono vivere in cattività, hanno bisogno di un cibo apposito e soprattutto non del freddo, ma di temperature adatte a loro. L’unico consiglio che posso dare è di non spaventarlo, anche involontariamente, e se lo si vede di chiamare subito il CANC (Centro Animali Non Convenzionali) di Grugliasco, che è di fatto l’unica attività veterinaria che ha i mezzi per curare questo animaletto che al momento non sta bene”. 

Insomma, la storia della piccola Eva questa settimana ha toccato i cuori di molti ciriacesi: riuscirà quest’ondata di solidarietà via social ad aiutare il piccolo pappagallino rintanato all’interno del cantiere?

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