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Giro d'Italia: Da Ganna a Tiberi, 113 anni di storia e passione tra leggendari campioni e giovani promesse!

Da «me brüsa tanto el cü» ad oggi, come si è evoluta negli anni la corsa alla "maglia rosa"

Il giro d'Italia è ormai alle porte, al via il 4 maggio da Venaria  Reale la 113° edizione della corsa ciclistica più famosa del nostro paese

Il Giro d'Italia sta per tornare e i fan di ciclismo di tutto il mondo non vedono l'ora di seguire questa emozionante competizione che prenderà il via il prossimo 4 maggio nel Canavese, più precisamente a Venaria Reale.

Quest'anno, il Giro festeggia il suo 113° anniversario e si prevede un'edizione piena di sorprese e spettacolo.

Ma prima di guardare al futuro, facciamo un salto nel passato per ricordare la figura del primo vincitore del Giro d'Italia, Luigi Ganna.

Nel lontano 1909, Ganna si impose come il vincitore della prima edizione della corsa rosa, dimostrando una grande determinazione e resistenza lungo i passi montuosi e le strade tortuose d'Italia.

Ciò che di quel giro fece scalpore fu la grottesca, ma allo stesso tempo geniale, dichiarazione che il vincitore del Giro concesse a tutti i presenti.

Dopo aver completato la faticosa gara. Ganna si presentò davanti ai giornalisti per rilasciare una dichiarazione che sarebbe diventata leggendaria nella storia dello sport italiano.

Con un linguaggio schietto e popolare, il ciclista dichiarò: "Me brusa tanto el cul", esprimendo così oltre che la fatica e lo sforzo che aveva dovuto sopportare durante la competizione, anche il dolore arrecato al suo "lato B", conseguenza di sellini non proprio comodi nè adatti consentire il comfort necessario a percorrere migliaia di chilometri. Basti pensare che nella prima edizione della competizione erano già previsti oltre 2400 km suddivisi in otto tappe. ( oggi i km sono 3363,8)

Questa frase, diventata nel tempo un simbolo di determinazione e sacrificio nel mondo del ciclismo, rimane impressa nella memoria di tutti gli appassionati di questa disciplina. Luigi Ganna è stato il pioniere di una lunga serie di grandi campioni che si sono succeduti sulle strade del Giro d'Italia, contribuendo a rendere questa competizione una delle più importanti e seguite a livello internazionale.

Dal 1909 ad oggi, oltre al già ampiamente citato Luigi Ganna, molti ciclisti italiani hanno saputo imporsi nella corsa rosa e scrivere pagine importanti nella storia del ciclismo italiano.

Guardando al passato, tra i vincitori italiani più celebri del Giro d'Italia, troviamo le leggende Fausto Coppi, che si impose cinque volte nella corsa rosa (1940, 1947, 1949, 1952, 1953) e Gino Bartali, che trionfò in tre edizioni (1936, 1937, 1946).

Gino Bartali e Fausto Coppi

Nel passato più recente, gli italiani che sono riusciti a trionfare nel giro sono: Vincenzo Nibali (2013, 2016), Damiano Cunego (2004), Ivan Basso (2006, 2010),  Gilberto Simoni (2001, 2003), Paolo Savoldelli (2002, 2005) e Michele Scarponi (2011).

Questi sono solo alcuni degli illustri ciclisti nostrani che hanno sbaragliato la concorrenza e conquistato la maglia rosa del Giro d'Italia.

Per l'edizione di quest'anno le speranze italiane sono riposte nel giovanissimo Antonio Tiberi che proverà ad insidiare fin da subito il grande favorito, Tadej Pogacar.

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