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Una scuola polo in Canavese: la spallata di Settimo Vittone

A portare avanti il progetto, dopo il dietrofront di Borgofranco, è la sindaca di Settimo Vittone, Sabrina Noro

Una scuola polo in Canavese: la spallata di Settimo Vittone

Dopo quindici anni alla guida della sua Settimo Vittone, la sindaca Sabrina Noro intende lasciare un segno concreto della sua azione amministrativa. Il grande sogno era quello di una scuola polo per tutti i bambini e i ragazzi dei comuni delle comunità montane della Dora Baltea e Mombarone.

A farsi avanti dando uno spazio idoneo dove iniziare a creare un'unica scuola media che sarebbe in seguito potuta diventare un'unica primaria e un'unica scuola dell'infanzia, era stato il sindaco di Borgofranco d'Ivrea, Fausto Francisca, per poi fare dietrofront quando aveva ricevuto i fondi per andare avanti da solo per la sua strada.

A quel punto il progetto e il sogno della sindaca Noro sembravano naufragati.

E' di questi giorni, invece, la notizia che la scuola polo potrà ancora farsi. Non più a Borgofranco, però, ma a Settimo Vittone, una candidatura che coinvolge complessivamente i sette comuni della Comunità montana.

La sindaca Sabrina Noro

Il Progetto di Un Campus Scolastico Innovativo

L'ambizioso progetto prevede la creazione di un campus scolastico che si estende su quattro lotti funzionali. Questo nuovo complesso scolastico non solo risolverà le criticità strutturali dell'attuale scuola media situata nel centro del paese, ma introdurrà anche infrastrutture moderne che includono una mensa e una biblioteca, nonché nuovi spazi per la scuola primaria e l'infanzia. In aggiunta, è prevista la costruzione di una palestra multisport e di altri impianti sportivi, utilizzabili anche fuori dall'orario scolastico.

La sindaca di Settimo Vittone, Sabrina Noro, sottolinea l'importanza di un dialogo costruttivo con la Regione Piemonte: "L'obiettivo è sedersi intorno a un tavolo per fare sintesi e ottimizzare le risorse a disposizione".

In questo senso, il comune ha già commissionato alla Sertec Engineering di Loranzè uno studio di fattibilità che esplora le varie dimensioni del progetto, dalla cantierabilità alla distribuzione spaziale, rispettando una posizione baricentrica rispetto ai comuni coinvolti.

Architettura e Integrazione nel Paesaggio Locale

Il design del campus scolastico è profondamente radicato nelle tradizioni architettoniche del Piemonte, richiamando le forme delle cascine tipiche della regione. Il progetto valorizza questi elementi estetici integrandoli con moderne necessità funzionali. I ballatoi luminosi e spaziosi del complesso favoriscono la circolazione e il dialogo, mentre un patio interno offre uno spazio verde per attività ricreative e didattiche.

Sostenibilità e Visione a Lungo Termine

L'intervento non si limita alla mera costruzione di nuovi edifici, ma si inserisce in una visione più ampia di sostenibilità e integrazione comunitaria. "Una gestione condivisa delle risorse permetterà ai sette comuni di ridurre i costi operativi e migliorare l'offerta formativa", aggiunge Noro. Il nuovo asse viario progettato parallelamente alla Dora Baltea e la demolizione del vecchio plesso di scuola media sono parte di questa visione complessiva che mira a migliorare non solo l'educazione ma anche la qualità della vita nella regione.

Futuro del Progetto e Coinvolgimento Comunitario

Attualmente, il progetto per il primo lotto è in lizza per un bando regionale che potrebbe fornire i fondi necessari per dare avvio ai lavori. Nel frattempo, il comune di Borgofranco non resta a guardare e progetta la costruzione di una nuova scuola media in Regione Gioncaretto, dimostrando un vivace interesse nel rinnovare e migliorare le infrastrutture scolastiche a livello locale.

In conclusione, Settimo Vittone si propone come epicentro di un rinnovamento scolastico che promette di trasformare l'educazione nella Comunità montana Dora Baltea. Con una pianificazione attenta e una visione condivisa, il progetto del nuovo polo scolastico potrebbe ben presto diventare un modello di riferimento per altre comunità in Italia e all'estero.

Scuole vecchie e insicure

"Tutto il nostro patrimonio scolastico è datato. Anche le nostre scuole medie a Settimo Vittone sono vecchie. Lo stabile risale ai primi del Novecento con aggiunte successive negli anni Settanta. Inoltre è in un'area a rischio idrogeologico. Ciò significa che ad ogni allerta importante ci tocca chiudere la scuola. La scuola più nuova che abbiamo sul territorio, invece, è l'Infanzia di Quincinetto. Loro avevano già ottenuto dei fondi per l'ammodernamento dell'edificio. Ma non per questo possiamo pensare di andare tutti a lì a Quincinetto ,non ci sono gli spazi fisici sufficienti".

LA SCUOLA MEDIA DI SETTIMO VITTONE SI TROVA IN ZONA A RISCHIO IDROGEOLOGICO

A questo punto il tema sorto è: "Costruiamo una media dimensionata per una sezione soltanto o ragioniamo su una scuola più qualificata, più organizzata in cui far confluire anche la Media di Settimo per ottenere una qualità della vita scolastica migliore?".

Il calo demografico

Nel 2022 in questi otto comuni, sono nati 43, bambini che frequenteranno la prima elementare tra 5 anni. Questi 43 bambini saranno così divisi nei cinque plessi di Primaria sparsi sul territorio: 17 a Borgofranco,  11 settimo, i restanti 16 bambini saranno divisi tra Tavagnasco, Quindinetto, Andrate e Carema.
"Si creeranno moltissime pluriclassi - spiega Sabrina Noro - e le pluriclassi non sono più quelle di 30 anni fa dove venivano accorpate la prima e la seconda e poi terza, quarta e quinta. Adesso le classi vengono fuori a caso. A Settimo Vittone ne abbiamo una ottenuta accorpando una prima e una quinta. Io non sono un'insegnante, ma mi domando che offerta formativa si possa dare a questi bambini. E che fatica sia per queste insegnanti che si ritrovano a fare il doppio del lavoro. Questo comporta anche un'altra conseguenza che non può che avere effetti negativi: nelle nostre scuole non vuole venire più nessuno ad insegnare e così ad arrivare qui sono sempre gli ultimi della graduatoria, quelli che non hanno potuto scegliere altro e che alla prima occasione andranno via. In questo modo si creano soltanto scuole di serie B".

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