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Una speranza per Rebecca Caligiuri, la 18enne affetta da malattia rara andrà a curarsi in America

La storia di questa ragazza aveva fatto il giro del web: dopo i tanti appelli e raccolte fondi, adesso si è aperto uno spiraglio di luce

Una speranza per Rebecca Caligiuri, la 18enne affetta da malattia rara andrà a curarsi in America

Si apre un barlume di speranza per Rebecca Caligiuri, la 18enne residente a Forno Canavese, affetta da una malattia rara a cui negli anni sono sopraggiunte altre patologie debilitanti. 

Dopo tantissime ricerche in Italia, sia rivolgendosi al Sistema Sanitario Nazionale che ai privati, la prossima settimana (sabato 23 marzo) Rebecca, la mamma Alessia Uifizzi e il fratello partiranno per l’America. Direzione Chiari Institute di Long Island, New York, dove la ragazza canavesana verrà visitata da un team di specialisti. 

Il papà resterà qui perché il viaggio sarà molto lungo: staremo via per un mese” ci ha detto la signora Uifuzzi, raggiunta al telefono. 

9 ore di volo da affrontare in classe Business, perché Rebecca dovrà stare sdraiata tutto il tempo, andando verso un nuovo futuro e soprattutto, si spera, una diagnosi. 

La storia di Caligiuri i l’avevamo già raccontata qualche mese fa. Per via di una malformazione di tipo Chiari 1 (una patologia del sistema nervoso, ndr), Rebecca dal 2016 al 2020 ha dovuto subire 14 interventi neurochirurgici, seguiti da alcune complicanze post operatorie. 

Con l’arrivo della pandemia, poi, la ragazza (allora 15enne) aveva cominciato a riprendersi, a camminare autonomamente e ad uscire. 

Dopo qualche mese, però, arriva una nuova ricaduta: “Prima un gonfiore diagnosticato come neuroma, poi continui disturbi gastrici, dolori muscolari, perdita di sensibilità agli arti” aveva ha raccontato la mamma al tempo con un video caricato su Youtube.

Tra complicazioni e problemi, per riuscire anche solo ad arrivare a una diagnosi, la famiglia Caligiuri  aveva dovuto affrontare moltissime spese mediche, tra visite e analisi, e attualmente Rebecca vive in una condizione di salute precaria, con una costante necessità di assistenza.  

Ho bisogno di dare un nome e una cura ai miei sintomi - scriveva Rebecca in una lettera pubblicata sui social - e ho bisogno di investire tutte le mie energie per andare oltre  oceano verso una luce che non riesco più a vedere qua. Voglio vivere,  voglio combattere, voglio un futuro e voglio riprendermi ciò che la vita ha tentato di strapparmi via”.

La storia di questa ragazza, e della ricerca di una diagnosi per riuscire ad arrivare a delle cure, aveva rapidamente fatto il giro del web, con anche i numerosi appelli che la mamma, Alessia Uifuzzi, aveva lanciato online. 

Ed è proprio questa settimana, dopo richieste e raccolte fondi, che per Caligiuri è arrivata la notizia: la 18enne partirà per gli USA. 

L'appello di mamma Alessia

Carissimi amici, ora più che mai abbiamo bisogno del vostro sostegno e della vostra vicinanza. Dopo mesi di grande disperazione e frustrazione, finalmente c’è una speranza per Rebecca negli Stati Uniti - spiega mamma Alessia - Abbiamo investito numerosissime energie fisiche ed economiche per trovare una soluzione in Italia, non possiamo che ringraziare i molteplici specialisti del nostro Sistema Sanitario Nazionale che si sono prodigati per cercare di far luce alla miriade di comorbilitá subentrate ultimamente”.  

Purtroppo - continua la donna - c’è la necessità di investire le nostre risorse verso una presa in carico multidisciplinare e ad altissima specializzazione statunitense,  con l’obiettivo di valutare a livello multi-sistemico tutti gli aspetti della patologia, da quello neurochirurgico, all’allergologico, fino al genetico e immunitario. Voglio cogliere l’occasione per ringraziare nuovamente le persone che ci hanno supportato economicamente ed umanamente durante questi mesi molto difficili ed impegnativi”. 

Tra nemmeno una settimana, la 18enne di Forno Canavese partirà Long Island, con la speranza di un nuovo futuro, diverso da quelli che sono stati gli ultimi anni e, a noi, non resta che augurarle buon viaggio: in bocca al lupo Rebecca. 

Per chiunque volesse sostenere Rebecca durante questo viaggio, i canali di riferimento sono la Onlus “Noi Ci Siamo”, con IBAN e causale reperibili sulla pagina Facebook di Alessia Uifuzzi.

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