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15 Marzo 2024 - 17:08
Interi giorni trascorsi legato ad una catena. La sua cuccia, una vecchia auto abbandonata nel cortile della casa in cui viveva con i proprietari e qualche gatto.
A notare la triste vita di Tor, un cane boxer di grosse dimensioni, dall'animo buono, erano stati dei vicini di casa. Tutto è accaduto in un paesino del Canavese, uno di quelli in cui ci si conosce tutti e una cosa del genere non poteva certo passare inosservata.
"Lo vedevamo legato dai vetri delle finestre - raccontano - oppure lasciato fuori al freddo tra i rottami di una vecchia auto abbandonata e immondizia di ogni tipo. Anche vetri rotti".
Una scena che faceva spezzare il cuore.
"Quando ci siamo avvicinati a lui, dal cancello, abbiamo subito notato che era docile. Gli abbiamo portato del cibo. Ha appoggiato la sua zampa sulla mia mano, poi ha iniziato a leccarmela con quegli occhioni che chiedevano un'altra possibilità. Una vita felice. La libertà da quell'incubo".
Mobilitarsi è stata l'unica cosa da fare.
"Abbiamo chiamato aiuto ed è intervenuta l'Enpa, l'ente nazionale protezione animali. Quando sono intervenuti abbiamo tirato un grandissimo sospiro di sollievo".
Ora Tor è un cane felice che, grazie all'intervento premuroso di alcune persone, ha ritrovato la fiducia che aveva perduto nei confronti dell'uomo.
Adesso, però, cerca una famiglia che lo adotti.
La storia di Tor è solo una delle tante storie di sofferenza e negligenza che affliggono gli animali nel nostro paese. Fortunatamente, grazie alla sensibilità di alcuni vicini e all'intervento dell'Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA), il destino di Tor è stato radicalmente cambiato anche se sta ancora aspettando una casa che lo accolga.
Questa vicenda, per quanto commovente e dal lieto fine, getta luce su una realtà spesso sottovalutata: il maltrattamento degli animali. Secondo i dati raccolti dall'ENPA, ogni anno migliaia di animali in Italia subiscono abusi, abbandoni e violenze di varia natura. Solo nell'ultimo anno, l'associazione ha ricevuto oltre 50.000 segnalazioni di maltrattamento e ha soccorso più di 30.000 animali, tra cani, gatti e specie selvatiche, dimostrando quanto sia estesa e grave la questione.
Il fenomeno del maltrattamento animale è complesso e variegato, spaziando dalla negligenza e dalla mancanza di cure adeguate, come nel caso di Tor, fino a episodi di violenza fisica diretta. Spesso, queste situazioni sono legate a una scarsa consapevolezza riguardo le esigenze degli animali e ai doveri che comporta il loro mantenimento, ma anche a fattori culturali e sociali che minimizzano la gravità degli abusi sugli animali.
L'ENPA, fondata nel 1871, è da decenni in prima linea nella lotta contro il maltrattamento degli animali, promuovendo campagne di sensibilizzazione, interventi di soccorso e di assistenza, nonché azioni legali contro i responsabili di abusi. L'ente opera grazie al supporto di volontari e alla generosità dei cittadini, che permettono di portare avanti i numerosi progetti a favore degli animali in difficoltà.
La storia di Tor è un promemoria importante: dietro ogni animale maltrattato c'è una storia di sofferenza che merita di essere ascoltata e ogni intervento a loro favore può fare la differenza. È fondamentale promuovere una cultura del rispetto e della cura verso tutti gli esseri viventi, riconoscendo gli animali non come oggetti di proprietà, ma come esseri senzienti con diritti e bisogni propri.
Oltre alle storie a lieto fine come quella di Tor, ci sono ancora troppi animali che attendono una seconda possibilità. Sostenere le attività di enti come l'ENPA significa contribuire attivamente a cambiare la vita di molti di questi animali, offrendo loro l'opportunità di vivere in sicurezza e con l'affetto che meritano. La responsabilità di costruire un mondo più giusto e compassionevole per gli animali è un impegno che ci riguarda tutti.
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