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Ivrea

Emergenza violenza: nel 2023 cento donne hanno chiesto aiuto a Violetta

Grazie all'Assessorato alle Pari Opportunità, nascerà in città un centro per gli uomini autori di violenza

La presidente di Violetta, Lilli Angela,  la dottoressa Barbara Bessolo e la vicepresidente Barbara Bellardi

La presidente, Lilli Angela, la dottoressa Barbara Bessolo e la vicepresidente Barbara Bellardi

"Violetta la Forza delle Donne", si conferma un bastione di forza e supporto per le donne vittime di violenza. Dal 2017, questa associazione si impegna a diffondere una cultura basata sul rispetto reciproco tra i generi e a combattere la violenza contro le donne, offrendo un rifugio, un supporto e una guida attraverso consulenze psicologiche, percorsi di psicoterapia e assistenza legale.

L'impegno di Violetta nel promuovere l'integrazione tra uomini e donne si manifesta non solo nella cura, ma anche nella prevenzione. A tal fine, l'associazione ha avviato fin dal 2018 progetti educativi nelle scuole, dalla prima infanzia alla secondaria di secondo grado, per sensibilizzare i giovani su questi temi cruciali, oltre a fornire aiuti concreti alle donne vittime di violenza.

I DATI DEL 2023

Barbara Bellardi, vice presidente dell'Associazione guidata da Lilli Angela, nel presentare i dati del 2023, svela il cuore pulsante dell'attività di Violetta. Con 100 telefonate ricevute dallo sportello telefonico, di cui 74 da donne in cerca di aiuto, l'associazione si conferma un punto di riferimento vitale per chi cerca una via d'uscita dalla violenza.

I numeri parlano chiaro: il 41% delle violenze segnalate è di natura psicologica, seguono la violenza fisica (26%), quella assistita (20%) e infine economica e atti persecutori (13%). Le età delle donne coinvolte variano dai 20 ai 60 anni, con una prevalenza di nazionalità italiana (82%), sottolineando come il problema della violenza di genere attraversi tutte le fasce sociali.

Alcune donne dell'associazione con il libro Scarpette Frigie

Le iniziative di prevenzione nelle scuole hanno coinvolto centinaia di studenti e insegnanti, dimostrando l'importanza di intervenire fin dalla giovane età per costruire una società più equa e rispettosa.

Nell'anno scolastico 2022‐23  sono stati coinvolti nel progetto 525 studenti del terzo anno delle scuole secondarie di secondo grado di Ivrea. Per quanto riguarda, invece,  le scuole  primarie  e  dell'infanzia i bambini coinvolti sono stati 1500,  250  gli insegnanti  formati. Il progetto è stato portato negli Istituti comprensivi di Ivrea 1 e Ivrea 2, Strambino, Cuorgné, Castellamonte, San Giorgio, Chivasso Cosola. In queste scuole sono stati donati ben 105 libri. 

La  dottoressa  Barbara  Bessolo,  responsabile  scientifica  dell’Associazione  Violetta, ha spiegato: "Il nostro lavoro di rete sul territorio ci vede costantemente impegnate nella collaborazione con le  Forze dell’Ordine, con i Servizi Sociali e con la nostra presenza nell’ambito dell’Equipe dell’ASLTO4 contro la  violenza di genere. Partendo dunque dalle esigenze di contrasto concreto a questo fenomeno, ci è sembrato  importante  arricchire  l’offerta  di  servizi  presenti  sul  territorio  con  un  tassello  mancante". 

Poi ha illustrato la nuova collaborazione nata con Centro Studi e Trattamento dell’Agire Violento  di Torino: "Abbiamo  avuto  l’opportunità di incontrare il gruppo di lavoro che fa capo al CUAV(Centro per uomini autori di violenza) che offre consulenza psicologica, psicoterapia e  inquadramento  criminologico  a  coloro  che  si  trovano  in  una  situazione  di  difficoltà  nella  gestione  dell’aggressività nelle relazioni. Da questo incontro è nata spontaneamente l’idea di una collaborazione che si è concretizzata con la firma di un accordo".

Un aspetto innovativo volto a offrire supporto anche agli uomini autori di violenza, attraverso consulenze psicologiche e percorsi di psicoterapia. Questo approccio integrato mira a interrompere il ciclo della violenza, lavorando su entrambi i fronti del problema.

Il dottor Paolo Rossano, presidente del Centro Studi e Trattamento dell'Agire Violento, ha sottolineato l'importanza di questa collaborazione, che segna un significativo passo avanti nell'approccio multidisciplinare alla violenza di genere

"L'Associazione - ha spiegato il dottor Rossano - opera in sinergia con la Questura di Torino con la quale ha sottoscritto apposita convenzione per la presa in carico degli uomini maltrattanti e stalker ammoniti. Collabora con le Associazioni facenti parte della Rete nel Carcere di Torino e ha inoltre realizzato alcuni progetti finanziati dalla Compagnia di San Paolo e della Regione Piemonte. L’associazione è attiva per quanto attiene l’attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei giovani studenti di ogni ordine e grado. A titolo di esempio adotta il modello elaborato nel progetto Breaking violence e “Un’ora d’amore”, attualmente in corso presso alcuni Enti di formazione professionale".

Il dottor Paolo Rossano Presidente del Centro Studi e Trattamento dell’Agire Violento

Il aumento il numero di uomini che si rivolgono a questo servizio e questo anche grazie alla nuova normativa che regola il codice rosso: "Con l’entrata in vigore della legge 69 del 2019 (codice rosso) abbiamo assistito ad un graduale incremento  degli accessi al nostro Centro: siamo passati da 12/15 invii del 2020 (anno della pandemia) alle attuali 130  prese in carico (dati del 2023)"

Il lavoro svolto da Violetta e dalle realtà a essa collegate rappresenta una luce nella notte per molte donne e uomini nel Canavese, offrendo non solo assistenza e supporto immediato ma lavorando anche per un cambiamento culturale profondo. L'obiettivo è quello di costruire una comunità dove il rispetto reciproco e l'uguaglianza siano i pilastri su cui fondare ogni relazione, e dove la violenza di genere diventi un triste ricordo del passato.

Al progetto Violetta credono molto anche le associazioni degli Aranceri che ogni anno contribuiscono con un'offerta finalizzata a sostenere i progetti portati avanti dall'associazione.

"Ed è grazie al sostegno di tutto se ogni anno riusciamo a riproporre gli stessi progetti presentandone anche di nuovi" ha concluso Barbara Bellardi ringraziando.

Il prima linea nella lotta contro la violenza di genere anche l'Assessorato alle politiche sociali del Comune di Ivrea. All'incontro era presente l'assessora Gabriella Colosso che si sta adoprando per dare uno spazio al Centro per uomini autori di violenza: "Come Assessora alle Pari Opportunità della Città di Ivrea ho incontrato qualche mese fa presso la sede di Violetta, il CUAV di Torino - ha spiegato Colosso nel corso dell'incontro che si è svolto nella Sala Dorata -. Avendo valutato l’importanza di questo servizio e della sua sperimentazione sul nostro territorio, mi sono resa disponibile nel cercare di individuare un luogo per l’avvio di un servizio, oggi, ancora assente nella nostra Città".

L'assessora alle Pari Opportunità Gabriella Colosso

Una proposta davvero innovativa: "Obiettivo principe di questa collaborazione è quello di costruire un modello territoriale finalizzato alla definizione delle modalità di collaborazione tra associazioni ed enti che, a vario titolo, si occupano della violenza di genere. Ricordo, altresì, che l’Amministrazione ha voluto, proprio a ridosso dell’8 marzo, andare a deliberare un atto di indirizzo costituendo il tavolo permanente per le Pari Opportunità e di contrasti alle discriminazioni, Tavolo a cui, ci auspichiamo, aderisca anche il CUAV di Torino.

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