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13 Marzo 2024 - 01:00
La chiusura del traffico ferroviario al Frejus sta causando notevoli disagi all'occupazione in Canavese
La chiusura della linea ferroviaria del Frejus, tra Italia e Francia, rischia di avere gravi ripercussioni anche sull'occupazione in Canavese. L'allarme arriva da Rodallo, frazione di Caluso, dove alla Margaritelli Ferroviaria le consegne si sono fermate. E il caso è stato portato all'attenzione del Consiglio regionale.
Ma procediamo con ordine.
L'interruzione della linea ferroviaria tra Italia e Francia, causata da una frana avvenuta il 27 agosto 2023 nella Valle della Maurienne, ha generato significative preoccupazioni per le economie locali e transfrontaliere, evidenziando la vulnerabilità delle infrastrutture di trasporto essenziali per il commercio e la mobilità europea.
La frana, che ha coinvolto circa 15.000 metri cubi di roccia, non solo ha interrotto la circolazione ferroviaria ma ha anche colpito l'autostrada tra Modane e Saint-Jean-de-Maurienne, evidenziando ulteriormente la portata del disastro.
Il vicepresidente del consiglio dipartimentale della Savoia, Olivier Thevene, ha annunciato che i lavori di ripristino e messa in sicurezza sono più complessi del previsto, con una riapertura del tunnel ferroviario del Frejus, che collega Bardonecchia alla Francia, ora prevista per la fine del 2024.
Questa estensione dei tempi di chiusura sottolinea la gravità dei danni e la necessità di interventi significativi per garantire la sicurezza a lungo termine del passaggio.
La situazione ha sollevato preoccupazioni anche a livello economico e ambientale. Dario Gallina, presidente della Camera di commercio di Torino e dell'associazione AlpMed, ha sottolineato che il blocco dei treni ad alta velocità, oltre che dei 170 treni merci settimanali attivi sulla stessa linea, potrebbe avere gravi ripercussioni sul territorio, aumentando notevolmente il trasporto su gomma e causando una conseguente congestione del traffico. È evidente l'urgenza di accelerare i lavori di ripristino per mitigare l'impatto sulle comunità e sull'economia locale.
Nel contesto di questi eventi, la situazione di Margaritelli Ferroviaria, un'importante azienda del Canavese specializzata nella fornitura di traverse per le ferrovie francesi, emerge come un esempio tangibile delle ripercussioni economiche di questa interruzione.
La Margaritelli Ferroviaria di Caluso
La chiusura della linea ferroviaria ha bloccato le consegne dell'azienda, rischiando di coinvolgere parte del personale in un periodo di cassa integrazione e mettendo a rischio l'attività economica dell'area di Caluso e Ivrea.
Il consigliere regionale della Lega Andrea Cane ha presentato in questi giorni un ordine del giorno che sottolinea la necessità di azioni da parte della Regione Piemonte per tutelare il lavoro e l'indotto dell'azienda, nonché l'intera rete di fornitori potenzialmente danneggiati dalla prolungata chiusura del collegamento ferroviario.
“Margaritelli Ferroviaria, azienda presente sul territorio canavesano, è un importante fornitore di traverse per le Ferrovie francesi SNCF dal 2008, esporta annualmente da 200.000 a 300.000 unità - spiega Cane in una nota stampa -. La chiusura della linea ferroviaria ha bloccato le consegne, causando un impatto significativo sull'azienda, con possibili ripercussioni sul mercato italiano e piemontese. Attualmente, SNCF si rifornisce da altre aziende francesi e belghe, minacciando la posizione di Margaritelli Ferroviaria nel settore. Inoltre, l'azienda ha annunciato la possibilità di attivare, entro fine marzo, un periodo di Cassa Integrazione che coinvolgerebbe parte del personale e avrebbe ripercussioni nel territorio di Caluso ed Ivrea”.
La visita a Caluso di Cane e Vigna alla Margaritelli Ferroviaria
Cane nei giorni scorsi ha incontrato i vertici aziendali del Gruppo Margaritelli insieme all’On. Alessandro Giglio Vigna.
“Mi sono fatto portavoce presso il rappresentante del territorio al Governo, il deputato Giglio Vigna - ha incalzato Andrea Cane, vicepresidente della commissione Sanità in Consiglio regionale - e, con questa iniziativa, voglio coinvolgere la Giunta regionale affinché si intraprendano tutte le iniziative necessarie per difendere il lavoro dei dipendenti di Margaritelli Ferroviaria e tutelare l'intera rete di fornitori e dell'indotto che potrebbero subire danni a causa della chiusura del collegamento ferroviario. Sono determinato a sostenere l'azienda, per la quale in passato avevo anche lavorato durante gli studi del mio ciclo universitario nell’allora sede ubicata a Chivasso: ritengo sia necessario lavorare a stretto contatto con le autorità competenti per trovare soluzioni alternative e temporanee al trasporto delle traverse in attesa della riapertura della linea ferroviaria”.
Questo scenario sollecita una riflessione più ampia sulle sfide poste dalla manutenzione e dalla sicurezza delle infrastrutture critiche, nonché sulla necessità di piani di emergenza e soluzioni alternative per garantire la continuità delle attività economiche in situazioni di crisi.
Margaritelli Ferroviaria, parte del Gruppo Margaritelli con una tradizione centenaria nella lavorazione del legno, si distingue nel settore della costruzione ferroviaria per la produzione di traversine per linee convenzionali e ad alta velocità, traversine ad alte prestazioni personalizzate, traverse per scambi ferroviari, lastre per gallerie e per ferrovie sotterranee e urbane. L'azienda è nota per l'innovazione e la sostenibilità dei suoi processi produttivi, con prodotti brevettati e certificati per il basso impatto ambientale.
Le traverse prodotte alla Margaritelli
Ha sede a Rodallo, una frazione del comune di Caluso, in provincia di Torino. L'azienda impiega circa 300 addetti, garantendo soluzioni tecniche avanzate per l'industria della costruzione ferroviaria e producendo fino a 150,000 traversine al mese. La loro attività è supportata da diversi brevetti e certificazioni che attestano la qualità e l'innovazione dei loro prodotti.
La società vanta una lunga storia nel settore, essendo stata una delle principali fornitori di traversine in legno per le Ferrovie dello Stato Italiane già a partire dal 1950.
Traverse per le ferrovie alla Margaritelli di Caluso
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