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Il caso

È successo di nuovo: il treno si rompe e i pendolari devono scendere, inferno sulla Canavesana

"Siamo stati scaricati come pacchi in stazione..."

Canavesana

La stazione Stura di Torino

"Partiti da Porta Susa alle 19.19 siamo stati scaricati come pacchi a Stazione Stura, causa ennesimo guasto alla linea. Al momento la circolazione è in tilt e non sappiamo cosa ne sarà di noi".

È questo il racconto di una pendolare lunedì sera poco dopo essersi messa sul treno per tornare a casa dopo una giornata di lavoro. Intorno alle 20, infatti, il treno che collega Chieri, Torino Stura, Settimo, Volpiano e Rivarolo è stato inspiegabilmente fermato alla stazione di Torino Stura.

I passeggeri sono stati quindi invitati a scendere dal treno a causa di un guasto tecnico. La circolazione ferroviaria è andata in tilt e solo dopo una lunga attesa sono riusciti ad arrivare e casa.

E non è la prima volta che succede...

Treni che non arrivano, treni cancellati, pullman che dovrebbero passare e poi non si vedono neanche con il binocolo. È una situazione inaccettabile quella del trasporto pubblico che collega la prima cintura con la città di Torino. Da tempo i pendolari chiedono risposte ma fino ad ora non è visto nulla e i problemi continuano ad esserci, ad aggravarsi... 

L'ultimo caso ce lo aveva raccontato, a metà gennaio, la consigliera comunale di Forza Italia di Volpiano, Mariagrazia Bigliotto. Lei, insieme a tanti altri, è stata "scaricata" alla stazione di Torino Stura senza nessuna giustificazione (forse un problema alla stazione di San Benigno Canavese).

"Io credo - spiegava - che la tolleranza abbia, e debba avere, un limite. Specie se sei anche tu un lavoratore che deve rendere conto al proprio datore. Lo credo anche quando c’è chi ti aspetta a casa per cenare o, semplicemente, per vederti dopo una giornata. O davanti alla propria ciotolina per la pappa. Ma io credo anche se a casa non c’è nessuno ad aspettarti, tranne te che attendi solo di rientrare da quella porta.
E, peraltro, paghi non poco un servizio che oggi non pare interessato da alcun lavoro, quindi incomprensibile nei quotidiani, oramai, disagiIo credo, solo, in fondo, che il rispetto sia dovuto. Sempre. Così è francamente troppo...".

La situazione dei ritardi e delle cancellazioni dei treni sulla linea Sfm1 Chieri-Rivarolo (che passa anche da Volpiano) è ormai fonte di preoccupazione per i pendolari e i viaggiatori abituali. Questo problema sembra essere emerso dopo la fine dell'orario estivo, a settembre, e si è tradotto in una serie continua di ritardi, spesso senza motivazioni apparenti o problemi gravi come guasti a deviatori o passaggi a livello.

I pendolari lamentano che questa situazione ha un impatto significativo sulla loro routine quotidiana, spesso costringendoli a fare ore supplementari al lavoro per compensare i ritardi accumulati nei trasporti. Alcuni cercano di anticipare i propri viaggi prendendo treni che partono prima, ma ciò comporta doversi svegliare molto presto al mattino.

Il comitato dei pendolari sta cercando di affrontare la questione raccogliendo segnalazioni dai viaggiatori e prevede di presentare una richiesta formale a Ferrovie per ottenere spiegazioni sui motivi dei ritardi, delle cancellazioni e delle limitazioni al servizio. Ferrovie, tuttavia, sembra sostenere che non esista un problema sistematico di ritardi, ma piuttosto che siano casi isolati dovuti a varie ragioni.

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