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Treni da terzo mondo in Canavese, tra ritardi e cancellazioni: "Inaccettabile!"

Il consigliere regionale Avetta attacca Cirio e Rfi

Trenitalia (foto d'archivio)

Trenitalia (foto d'archivio)

"Il passaggio della tratta Rivarolo-Chieri da Gtt a Trenitalia e Rfi aveva suscitato grandi aspettative. Oggi dobbiamo purtroppo rilevare che il servizio sulla linea Sfm1 è peggiorato drasticamente e i pendolari segnalano disservizi, guasti, ritardi e cancellazione di corse ogni giorno, a fronte di un costo degli abbonamenti assai elevato (abbonamenti che minacciano di disdire in segno di protesta)".
Inforca così Alberto Avetta, consigliere regionale del Partito Democratico, a qualche settimana dal passaggio della Rivarolo-Chieri a Trenitalia. Ebbene, cambia i gestori ma i disservizi continuano.
"Una situazione divenuta insostenibile - dice Avetta - per lavoratori e studenti che non possono fare affidamento su una linea fondamentale del trasporto pubblico locale che unisce il Canavese con il capoluogo, passando per le stazioni Stura, Susa e Lingotto, e collegando comuni dell’area metropolitana importanti come Rivarolo, Volpiano, Settimo, Moncalieri, Trofarello e Chieri".

Alberto Avetta, consigliere regionale dem

In particolare i cantieri in corso tra Rivarolo e Settimo si ripercuotono sul resto della linea, causando ritardi, con la conseguenza che spesso i convogli si fermano a Trofarello senza proseguire fino a Chieri proprio a causa dell’eccessivo ritardo accumulato. "La Regione Piemonte deve intervenire - è l'appello del consigliere dem - e chiedere conto a Rfi di quanto sta accadendo, per questo ho presentato un’Interrogazione in Consiglio regionale".
Collegando il Canavese con la collina torinese la linea Sfm1 avrebbe grandi potenzialità, anche turistiche, invece, "ora come ora, non si riesce neppure a garantire agli studenti di arrivare in tempo per le lezioni e ai lavoratori di non dover ricorrere a continui permessi. Alla fine la morale è solo una: la Giunta Cirio non ha investito a sufficienza sulla rete ferroviaria regionale. E i piemontesi se ne stanno accorgendo".
Che i piemontesi se ne stiano accorgendo o no avremo modo di verificarlo presto, alle elezioni che si svolgeranno tra qualche mese. Eppure quantomeno sulle infrastrutture RFI aveva promesso grandi cose.
"Gli interventi, coordinati da RFI, hanno permesso di installare i più moderni sistemi di circolazione ferroviaria, evoluti impianti tecnologici anche per i passaggi a livello, Apparati Centrali e Periferici di Segnalamento. Adeguati anche armamento ferroviario (binari, traversine e massicciata) e le opere d’arte (ponti, viadotti e gallerie)" aveva detto Rete Ferroviaria Italiana in una nota.
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