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Salassa
29 Febbraio 2024 - 15:42
L'arrivo della Milano Torino sarà a Salassa
La corsa ciclistica più antica del mondo, quest'anno terminerà in Canavese a Salassa.
Parliamo della Milano-Torino, la gara nata un po' per scherzo nel 1876, quando otto corridori si sfidarono per la prima volta sul percorso fra le due città in sella a primordiali biciclette.
E se tradizionalmente l'arrivo era a Superga, ormai per il terzo anno è stata scelta una destinazione differente: nel 2022 fu a Rivoli, lo scorso anno ad Orbassano.
L'edizione numero 105 della grande classica, partirà mercoledì 13 marzo da Rho alle 11,30 per arrivare a Salassa, con un “circuito finale” che vedrà un doppio passaggio sia da Salassa che da Rivarolo.
La mappa con tutte le info relative all'arrivo a Salassa della corsa
La presentazione ufficiale, tenutasi ieri pomeriggio presso la Regione Piemonte, ha rivelato i dettagli entusiasmanti di un evento che culminerà il 13 marzo 2024.
Salassa si è guadagnato il palcoscenico ciclistico ospitando la partenza di una tappa del "Giro d'Italia" al femminile nel 2023. La scelta di stabilire l'arrivo nel territorio del Canavese è stata accolta con gioia dall'Amministrazione comunale di Salassa. La sindaca Roberta Bianchetta ha espresso la sua gratitudine alla Regione Piemonte, che ha sostenuto interamente le spese relative all'arrivo della competizione.
"Ringrazio di cuore la Regione Piemonte, che non solo ha dato fiducia al nostro paese, ma soprattutto ha deciso di sostenere in toto le spese relative all’arrivo della competizione, accollandosi così per intero il costo della manifestazione. Possiamo dire che il buon lavoro fatto in occasione del 'Giro donne' ha fatto in maniera che l’ente superiore tenesse conto della nostra realtà e ci desse nuovamente fiducia" ha dichiarato la sindaca.
La sindaca Roberta Bianchetta
Il percorso della gara si snoderà attraverso le pittoresche strade del Canavese, con un "circuito finale" che prevede un doppio passaggio sia da Salassa che da Rivarolo. La partenza da Rho è prevista per le 11.30, attraversando le province di Novara e Vercelli prima di giungere nel territorio canavesano intorno alle 14.
I corridori affronteranno località come Cossano, Caravino, Strambino, Romano, Scarmagno, San Martino Canavese e Torre Canavese, per poi dirigere verso Agliè e affrontare il circuito finale di poco più di 47 chilometri.
Il percorso culminerà in un arrivo spettacolare a Salassa, con il traguardo predisposto in via Rivarolo. La sindaca Bianchetta ha delineato i dettagli logistici, sottolineando che la zona del podio sarà in piazza Tamietti, il quartier generale in piazza Marconi, mentre via Valperga ospiterà i pullman delle squadre e i mezzi dell'organizzazione.
La gara attraverserà mezzo Canavese
"Lavoreremo in questi giorni al fine di predisporre le zone di parcheggio per il pubblico, in maniera da ospitare al meglio i tanti appassionati che seguiranno l’evento," ha concluso Bianchetta.
Con la Milano-Torino 2024 che promette emozioni e spettacolo, il Canavese si prepara a vivere una giornata di festa, abbracciando l'entusiasmo ciclistico e consolidando la propria posizione come location privilegiata per gli eventi di alto livello nel mondo del ciclismo internazionale.
LA MILANO-TORINO
Come dicevamo, la gara è nata quasi per scherzo nel 1876 e, in quell'occasione, solo quattro corridori su otto arrivarono però a Torino.
La corsa fu poi riproposta solo quasi vent'anni dopo e, annualmente, dal 1913 con qualche interruzione negli anni venti. Dopo quattro anni di interruzione, dal 2008 al 2011, è stata riproposta nel 2012.
Dal 1987 al 2021, la corsa si è svolta in autunno, pochi giorni dopo il mondiale di ciclismo su strada; da allora la corsa ha riacquisito notevole importanza, poiché il campione del mondo vi partecipava con l'intento di bissare il successo; soltanto due corridori sono riusciti nell'impresa: Gianni Bugno e Laurent Jalabert. Dal 2021 la corsa si svolge a Marzo, pochi giorni prima della Milano-Sanremo.
Il plurivincitore della corsa è Costante Girardengo con 5 successi, seguito da Pierino Favalli con 3. Dopo alcuni anni di difficoltà per l'organizzazione negli anni venti e trenta (campioni come Alfredo Binda, Learco Guerra e Gino Bartali non vi presero mai parte)[4], la corsa acquisì enorme prestigio a partire dal secondo dopoguerra, quando vide la partecipazione dei più grandi ciclisti del mondo.
Il suo albo d'oro vanta così numerosi grandi campioni: Fiorenzo Magni, Arnaldo Pambianco, il canavesano Franco Balmamion, Gianni Motta, Franco Bitossi, Roger de Vlaeminck, Giovanni Battaglin, Francesco Moser, Giuseppe Saronni, Gianni Bugno, ma anche campioni degli anni duemila come Alberto Contador, Diego Ulissi. Rigoberto Urán e Thibaut Pinot.
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