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Per chi suona la campana
25 Febbraio 2024 - 00:54
Enzo Bianchi
Smentendo le affermazioni iniziali di Enzo Bianchi secondo cui la Casa della Madia di Albiano non sarebbe stata una replica di Bose ma qualcosa di assolutamente diverso da un monastero, domenica scorsa sono state inaugurate le campane che scandiranno le ore liturgiche della nuova - chiamiamola così - Casa di spiritualità.
A benedirle è stato il simpatico parroco di Albiano don Gianni Giachino in camicione d’ordinanza. Al suo fianco, rivestito dell’ampia cocolla monastica, era lo stesso ex guru di Bose il quale pochi giorni prima aveva - presentando a Torino il libro di un vaticanista - tracciato un quadro della Chiesa odierna molto critico (e del tutto inverosimile) così come lo ha sunteggiato un «Foglio» amico: «Il papa è profetico, evangelico, ma il popolo di Dio è «religioso», vuole i riti, ma non il vangelo: non sopporta i migranti, i poveri. I vescovi sono mediocri. Francesco non mette in moto la realizzazione delle profezie, non ha attuato il sinodo sull’Amazzonia. I preti sono vecchi e stanchi: sono assurdi gli accorpamenti che li impegnano a dire una messa dopo l’altra».
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Come si vede nessun tentativo di interrogarsi sulle ragioni di tanti cattolici perplessi di fronte al disorientamento provocato dall’attuale pontificato: tutti ignoranti tradizionalisti, tutti nostalgici «indietristi» senza cuore per cui il sensus fidei del popolo di Dio sarebbe patrimonio soltanto delle cosiddette avanguardie, spesso composte, loro sì, da autentici nostalgici. Questo a conferma che certi personaggi stanno dalla parte del popolo solo se il popolo sta dalla loro parte, ma non appena il popolo osa avere delle idee, diverse da quelle dei maìtre à penser della sinistra ecclesiale, scattano i giudizi negativi, tranchant e senza appello. Il monopolio dell’autenticità evangelica spetta solo a loro.
Vengono in mente le parole del segretario degli scrittori della Germania est che di fronte ai moti operai di Berlino del 1953 contro il regime comunista disse: «La classe operaia di Berlino ha tradito la fiducia che il Partito aveva riposto il lei: ora dovrà lavorare duro per riguadagnarsela!»
Ci chiediamo poi - e lo chiediamo soprattutto ai preti - se si riconoscano nella descrizione che di loro fa Enzo Bianchi il quale farebbe bene ad avere per loro un pò più di cristiana comprensione.
Su di un punto però non possiamo non convenire con lui, ma per il motivo opposto.
Sì, i vescovi italiani sono veramente mediocri, vedono la deriva della Chiesa ma hanno paura, perché se parlassero o agissero finirebbero «misericordiati» dal profeta papa Francesco.
Anche lo «zio Enzo» ne sa qualcosa….
Chiudiamo con una notizia. Il parroco di Chivasso don Davide Smiderle ha presentato ai fedeli riuniti nella chiesa di Castelrosso il progetto del nuovo oratorio, molto atteso dalla popolazione, per cui è iniziato l’iter approvativo.
Si tratterà di un complesso che per il momento prevede un salone polivalente, una sala riunione e altre per il catechismo, un campo di calcio, uno di basket.
Gli oratori nascono dall’idea di San Giovanni Bosco come luogo di aggregazione e formazione umana e cristiana ed ebbero la loro massima espansione negli anni Sessanta del Novecento quando ogni parrocchia italiana ne era dotato e dove la gioventù accanto al divertimento veniva educata alla fede.
Potrà essere ancora così o anche gli oratori saranno destinati ad entrare a far parte - come i conventi dopo la loro soppressione - nel patrimonio pubblico ?
* Frà Martino
Chi è Fra Martino? Un parroco? Un esperto di chiesa? Uno che origlia? Uno che si diverte è basta? Che si tratti di uno pseudonimo è chiaro, così com’è chiaro che ha deciso di fare suonare le campane tutte le domeniche... Ci racconterà di vescovi, preti e cardinali fin dentro ai loro più reconditi segreti. E sarà una messa non certo una santa messa, Amen
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