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Il sindaco nega il patrocinio alla ricorrenza sui martiri delle foibe. E' polemica

Il referente del Comitato Igor Bosonin e il consigliere comunale Andrea Cantoni all'attacco

Il sindaco nega il patrocinio alla ricorrenza sui martiri delle foibe. E' polemica

Nel mese di settembre dello scorso anno una grossa polemica era scoppiata in città per il patrocinio concesso all'iniziativa "Una rosa per Norma Cossetto", proposta dall'associazione "Comitato 10 febbraio" a ricordo della studentessa uccisa dai partigiani jugoslavi.

Il sindaco Matteo Chiantore, del Pd (lontani i tempi in cui il Pd in consiglio chiedeva all'ex sindaco Stefano Sertoli di dare la caccia a tutti i fascisti) nonostante le sollecitazioni di Unione Popolare e del presidente Anpi Mario Beiletti a fare un passo indietro, non lo fece. Si impuntò. Non ne voler sapere di ritirare la delibera.

"Perchè  - ci disse -  non concedere il patrocinio per una cerimonia dedicata ad una giovane donna gettata nelle foibe dai partigiani comunisti “perché italiana”? Tanto più che una decina d’anni fa ricevette anche la medaglia d’oro alla memoria per merito civile?".

Oggi è un altro film e domenica prossima il Comitato 10 febbraio scenderà in strada in ricordo dei Martiri delle foibe senza il patrocinio del Comune.
"Mi è arrivata la mail con il diniego del Sindaco Chiantore - commenta deluso il referente del Comitato Igor Bosonin - Una giustificazione imbarazzante! Si legge: “Non concessa perché la medesima potrebbe assumere un carattere politico provocandone un uso distorto dello stesso”. Non sono arrabbiato perché da loro non mi aspetto nulla alla fine sono i nipoti di quel presidente che ha baciato la bara di Tito. Sono gli stessi che nei giorni del ricordo a Norma Cossetto hanno chiamato allo ZAC Gobetti il negazionista delle foibe. Sono gli stessi che negli anni 70 gioivano delle stragi di Acca Larenzia e ora lo gridano ancora in piazza la loro ignoranza. Non sono arrabbiato perché ho la consapevolezza che noi siamo il bene e loro solo un passato che prima o poi verrà rimosso dalle nuove generazioni...".
 
Anche più arrabbiato il consigliere comunale Andrea Cantoni dei Fratelli d'Italia.
 
"Ci aveva già sorpresi il patrocinio concesso all'ultima edizione di "Una Rosa per Norma" -  sottolinea con il piglio di chi non le vuole mandare a dire - La Giunta eporediese, in quell'occasione, aveva dimostrato un'onestà intellettuale e un rispetto verso le vicende dell'esodo e i rispettivi morti davvero pregevoli. Le sparute reazioni avverse di alcune anime dell'estrema sinistra di Ivrea ci facevano presagire che quell'atto sarebbe rimasto il primo e l'unico di questo mandato. Quante volte abbiamo sentito parlare di "istanze della società civile" o simili? Tante, forse troppe. Ancor più perché sembrano un vero e proprio ricatto, a ennesima riprova del fatto che la Giunta Chiantore sia vincolata al volere di qualche più o meno rilevante associazione.Perdonatemi ma, finché si cercherà di nascondere la verità sul fondo di una foiba, questa "società" potrà esclusivamente essere definita in-civile...".
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