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21 Febbraio 2024 - 16:17
La Torino Ceres è un incubo per i disabili
Ancora un anno per vedere sulle linee che vanno ad Alba e a Fossano partendo da Cirié (e cioè sulla Torino Ceres) treni in grado di ospitare al meglio i passeggeri disabili. È quanto emerso martedì 20 febbraio in Consiglio regionale in seguito ad una interrogazione rivolta alla Giunta Cirio dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle.
Solo a Gennaio 2025, nella migliore delle ipotesi, saranno infatti sospesi gli attuali e inadeguati treni TAF e sostituiti con i moderni convogli Rock.
"Una situazione inaccettabile - dicono i consiglieri regionali Ivano Martinetti e Sarah Disabato -. È doveroso un intervento della Giunta regionale mirato a ridurre i tempi di reintroduzione di convogli adatti ad offrire un servizio migliore e adeguato alle richieste dell’utenza".
Da sinistra: Sean Sacco, Sarah DIsabato e Ivano Martinetti
Gli attuali convogli TAF infatti risentono di svariate carenze progettuali: si tratta di veicoli pensati negli anni ’90 e privi degli standard di utilizzo ottimale per i disabili.
Sono presenti infatti solo alcune pedane manuali e automatiche per l’accesso ai passeggeri con difficoltà motorie, che determinano tempi lunghi e notevoli difficoltà per l’accesso. Inoltre sono sprovvisti di prese di corrente, spazi adeguati per bici o monopattini, le sedute spesso risultano degradate, con sistema di condizionamento vetusto e insufficiente.
"Come se non bastasse, con il prolungamento del tragitto a Ciriè, continuano a verificarsi ritardi sulla tratta, corse soppresse e sporcizia nei convogli - dicono ancora i due consiglieri regionali -. Continueremo a tenere alta l’attenzione sulla qualità del servizio sulla SFM4, raccogliendo le legittime lamentele degli utenti che già devono fare fronte ai rincari dei biglietti".
"A proposito dei Taf già all'indomani della riapertura abbiamo scritto a Trenitalia e Agenzia della mobilità per segnalare che certamente sono mezzi capienti - aggiunge a La Voce Davide Arminio, dell'Osservatorio sulla Torino-Ceres -, ma che scontano da un lato una certa usura, soprattutto all'interno, e dall'altro una concezione ancora di vecchio tipo: non ci sono spazi adeguati per i bagagli di grossa taglia e l'accessibilità è molto limitata".
Davide Arminio, Osservatorio sulla Torino Ceres
Per questo l'Osservatorio ha suggerito alle Ferrovie dello Stato di iniziare ad alternare i Taf anche con mezzi di concezione più moderna - come i Jazz e i Pop - se non altro almeno negli orari di minore affollamento.
Il tema dell'accessibilità, però, non si può certamente fermare ai mezzi, "ma - puntualizza Arminio - deve riguardare anche le stazioni. E' giusto che alle principali fermate sia presente il servizio dedicato, ma da un lato se poi il treno è pieno di scalini, la fruizione del mezzo per chi ha ridotta mobilità si ferma al vestibolo d'ingresso; e dall'altro i casi più 'semplici', come un genitore con passeggino, trovano comunque forti ostacoli nell'uso del trasporto pubblico. Occorre garantire che ascensori e scale mobili siano sempre in funzione, e bisogna al più presto programmare interventi per rialzare i marciapiedi almeno negli snodi principali, cioè Venaria e Cirié".
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