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A Settimo Torinese si va al massimo a 30 km/h, i ciclisti sono contenti

L'obiettivo è di rallentare la velocità delle automobili

A Settimo Torinese si va al massimo a 30 km/h, i ciclisti sono contenti
Prosegue l'azione dell'amministrazione comunale di Settimo Torinese per limitare la velocità e garantire la sicurezza in strada. Negli ultimi tempi, infatti, si sono susseguite alcune azioni per rallentare la velocità delle automobili in città.
Sabato l'assessore alla viabilità Alessandro Raso ha partecipato al convegno “Obiettivo Città 30 km/h” organizzato in occasione della Giornata nazionale del risparmio energetico, con la partnership di M'illumino di meno e Radio2 . È stata l'occasione per confrontarsi, con vari esperti, sulle misure per rendere le città sostenibili dal punto di vista energetico ma anche della sicurezza stradale.
Nell'occasione si è parlato dei più recenti progetti legati alla sicurezza stradale realizzati a Settimo. «In particolare abbiamo approfondito il lavoro fatto sulle piattaforme rialzate che abbiamo collocato davanti alle scuole Gramsci e Giacosa – illustra Raso – Interventi nati soprattutto per garantire la massima sicurezza dei pedoni, in particolare gli studenti e le studentesse nei momenti di ingresso e uscita da scuola. Al contempo, abbiamo voluto conciliare le esigenze degli automobilisti, optando per non inibire totalmente il passaggio delle auto ma realizzando appunto delle piattaforme rialzate e restringendo la carreggiata. Questo per indurre tutti a rallentare e disincentivare la cattiva abitudine dei genitori di sostare in divieto per portare i figli a scuola, provocando problemi alla circolazione e aumentando l'inquinamento».

L'incontro a cui ha preso parte l'assessore all'ambiente del Comune di Settimo Torinese, Alessandro Raso 

Il caso di Settimo ha ricevuto l'apprezzamento di molti degli esperti presenti, in particolare di FIAB Piemonte, la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, una delle principali associazioni legate alla promozione della ciclabilità.

Una strada partita già da un po'...

"Nel quadro dell’adeguamento delle modalità della circolazione veicolare - si leggeva in un documento - a canoni orientati verso un aumento della sicurezza sia effettiva che percepita, si rende necessario ridurre il limite di velocità massima in alcune vie della Città armonizzandolo a gerarchie d’uso di carattere residenzialeche, in tale ambito, in corso Piemonte, nell’area sottostante il cavalcavia e confinante con via De Francisco, si rende necessario ridurre la velocità di transito veicolare al limite massimo di 30 Km/h, ai fini della tutela della sicurezza della circolazione, in particolare di quella pedonale, in una zona densamente popolata; che, visto quanto sopra, nel tratto indicato di corso Piemonte, è opportuno stabilire il limite di velocità di 30 km/h accompagnato dalla posa di dossi artificiali". 

L'ordinanza dunque prevedeva l’istituzione in corso Piemonte, nel tratto di carreggiata compreso tra il civico 19 e la via De Francisco, e nel tratto parallelo di corso Piemonte, compreso tra via De Francisco ed il civico 12, del limite massimo di velocità di 30 Km/h e la posa di dossi artificiali.

Una città a 30 km/h

È stato presentato, a luglio, alla Camera il disegno di legge sul limite di 30 km all'ora nelle città, proposto dalla piattaforma di associazioni #citta30subito, formata da Legambiente, Fiab, Salvaiciclisti, Kyoto Club, Amodo, Clean Cities Campaign, ASviS, Fondazione Michele Scarponi.

Dopo un mese di Bologna Città 30 gli incidenti sono calati del 15,8%%. I numeri sono diffusi dal Comune: si conferma dunque il calo, in particolare di quelli gravi e che vedono coinvolti i pedoni. Nelle prime quattro settimane (15 gennaio-11 febbraio 2024), sulle strade urbane si sono verificati in totale 186 incidenti, di cui un mortale, 122 con feriti (che hanno provocato 144 persone ferite), nessuno con feriti in prognosi riservata e 63 senza feriti. Nel 2023 gli incidenti erano stati in totale 221, tre mortali, 139 incidenti con feriti (178 le persone ferite), uno con ferito in prognosi riservata e 78 senza feriti. 

Il calo di pedoni coinvolti in incidenti è del 25,6% (39 erano quelli coinvolti nel 2023, 29 nel 2024).

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