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Treni in Canavese di nuovo in tilt: una mattinata d'inferno per i pendolari

Si è fermata di nuovo la ferrovia Canavesana: è l'ennesimo guasto che ha portato alla cancellazione delle corse

Altra mattinata di ritardi in Canavese

Altra mattinata di ritardi in Canavese

Due treni soppressi e ritardi anche oggi sulla linea Sfm1 Rivarolo-Chieri. Il primo collegamento della mattinata diretto a Rivarolo è stato costretto a fermarsi alla stazione di Torino-Rebaudengo Fossata per un problema tecnico. I passeggeri sono stati fatti scendere e hanno potuto continuare il viaggio a bordo dei treni successivi.

L'inconveniente ha provocato ritardi a cascata anche sulle corse successive e due treni sono stati soppressi. Si tratta di un altro disagio sulla Canavesana, che sta subendo problemi su problemi a causa di guasti che accadono apparentemente senza un preciso motivo apparente.

Di cosa parliamo?

La situazione dei ritardi e delle cancellazioni dei treni sulla linea Sfm1 Chieri-Rivarolo (che passa anche da Volpiano e Settimo) è ormai fonte di preoccupazione per i pendolari e i viaggiatori abituali. 

Questo problema sembra essere emerso dopo la fine dell’orario estivo, a settembre, e si è tradotto in una serie continua di ritardi, spesso senza motivazioni apparenti o problemi gravi come guasti a deviatori o passaggi a livello.

I pendolari lamentano che questa situazione ha un impatto significativo sulla loro routine quotidiana, spesso costringendoli a fare ore supplementari al lavoro per compensare i ritardi accumulati nei trasporti. 

Alcuni cercano di anticipare i propri viaggi prendendo treni che partono prima, ma ciò comporta doversi svegliare molto presto al mattino.

Il comitato dei pendolari sta cercando di affrontare la questione raccogliendo segnalazioni dai viaggiatori e prevede di presentare una richiesta formale a Ferrovie per ottenere spiegazioni sui motivi dei ritardi, delle cancellazioni e delle limitazioni al servizio. Ferrovie, tuttavia, sembra sostenere che non esista un problema sistematico di ritardi, ma piuttosto che siano casi isolati dovuti a varie ragioni.

La situazione era stata fotografata perfettamente da una pendolare che ci aveva scritto qualche giorno fa.

"La situazione - aveva scritto - di noi pendolari è diventata insostenibile. Treni cancellati quotidianamente, zero informazioni in merito. Disorganizzazione, sporcizia e scioperi sono all’ordine del giorno. Ho imparato a non arrabbiarmi troppo per i ritardi di 20 minuti, ma non concepisco più le cancellazioni continue e, pare, che a nessuno interessi. Chiamare Trenitalia è totalmente inutile. Ogni chiamata viene “rimbalzata” ad un operatore diverso. 66 euro di abbonamento mensili buttati. Ci sono persone che stanno avendo grossi problemi sul posto di lavoro, ma le sue urla di disappunto vengono soffocate. Vi sembra normale tutto questo? Chi se ne deve occupare?”.

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