AGGIORNAMENTI
Cerca
In battaglia
13 Febbraio 2024 - 16:01
L'ex sindaco
Cosa direbbe la mamma se ti vedesse tornare a casa ricoperto di lividi e graffi?
Cosa penserebbe di te il tuo datore di lavoro o il tuo professore se saltassi delle giornate di lavoro o le lezioni a scuola preferendo quel “rompersi le ossa” nelle piazze della tua città?
Insomma, qual è il sentimento che spinge ogni anno migliaia di persone a ritrovarsi immersi in una vera e propria battaglia con la costante prospettiva di frantumarsi il naso?
Probabilmente lo stesso sentimento che ha portato me a spingermi dentro a questo evento, facendomi tornare a casa con i jeans macchiati e le scarpe ricoperte di arance.
Tanta passione! E questo quel che ho vissuto domenica ad Ivrea. Città stracolma di tradizione ed energia. Masse di persone urlanti ma sorridenti che “lottano” tra di loro per difendere i colori della propria squadra.
In tanti de La Voce ci siamo lanciati nella folla per riprendere un po’ del folklore che circonda il “carnevale più pazzo del mondo”.
Quello che vogliamo raccontare sono soprattutto i sorrisi e l’allegria delle persone. Nonostante i colpi ricevuti, gli occhi neri e le braccia livide tutti sono riusciti a trasmetterci sensazioni solamente positive, facendoci per qualche momento dimenticare tutti i canoni estetici e morali che quotidianamente seguiamo e rispettiamo.
Le urla, i gridi di battaglia, la ferrea tenacia, la gioia nel vedere il proprio figlio diventato grande e da poco arancere, gettarsi incosciente nella mischia come faceva prima di lui il papà.
Ecco che cos’è che vi raccontiamo. Non sono i numeri (come ogni anno altissimi) dei partecipanti, non è il costo di partecipazione (da molti ritenuto eccessivo), ma l’emozione della gente che, seppur “bollata”, piena di tagli e sporca in ogni parte del corpo era felice come nel giorno più bello della propria vita, atteso e sognato quasi come un matrimonio, più del Natale.
La magia di questo pazzo evento è nella gente che lo fa. Altri Carnevali sono sicuramente più maestosi e regali ma quello di Ivrea fa sicuramente brillare gli occhi più di tutti gli altri.
Le testimonianze che abbiamo raccolto, sembrano di persone un po’ incoscienti ma in fondo, come si può definirli tali? La verità è che la passione è qualcosa che non si può raccontare, non si può descrivere. La passione si può solo vivere, e in questi giorni ad Ivrea se n’è vissuta davvero tanta.
FACCE DA
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.