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Cuorgnè

Caro Marziano su Raitre: Pif intervista il funambolo del Canavese

E' andata in onda ieri sera la registrazione, dal Parco Dora di Torino, dell'intervista di Pif ad Andrea Loreni

Pif

Andrea Loreni, funambolo di Cuorgnè, è stato il protagonista di "Caro Marziano" di Pif in onda ieri sera

"Il cavo è la verità". Laureato in filosofia teoretica, Andrea Loreni di Cuorgnè è il più famoso funambolo italiano.

Ha tagliato il cielo di moltissime città d'Italia e del mondo, ha camminato in equilibrio su un cavo sopra l'acqua o tra le montagne, in piano e in pendenza, sfidando i limiti e giocando con la paura.

Un funambolo deve dominare la mente, allenare il corpo, immaginare l'inimmaginabile; deve aver fiducia in sé e nella tecnica, deve vivere quotidianamente a contatto con l'idea del vuoto, del controllo, della solitudine.

Pif, pseudonimo di Pierfrancesco Diliberto, conduttore televisivo, scrittore, autore, regista è andato a Torino, al Parco Dora, a incontrare il canavesano Loreni per capire il senso della sua scelta di camminare sul filo della vita, attraversando le nuvole.

Loreni è stato il protagonista del servizio andato in onda ieri sera, giovedì 8 febbraio, su Raitre, nella puntata di "Caro Marziano", il format di Pif giunto alla terza stagione.

"Caro Marziano" tratta storie attuali e storie senza tempo, storie che hanno una risonanza nazionale e storie che, pur nascendo in un contesto apparentemente marginale, fotografano la contemporaneità.

Pif

"Caro Marziano", prende spunto dalle capsule del tempo: contenitori che custodiscono oggetti e informazioni, per preservarle in vista di un eventuale incontro con una civiltà aliena.

Intorno ai 23 anni mi sono avvicinato a questa disciplina che per me è un'arte - ha spiegato Loreni a Pif -, studiavo filosofia, non avevo esperienze a riguardo. Ho iniziato avvicinandomi alla giocoleria e al linguaggio del circo, anche se non ne avevo passione. Mi hanno colpito subito due cose: la reazione veloce tra performer e pubblico e il fatto che, durante un'esibizione, si abbattevano velocemente le barriere sociali".

Andrea Loreni

"Ho iniziato a fare spettacoli di strada - ha spiegato ancora il funambolo di Cuorgné - e quando sono salito sul cavo ho trovato la mia strada. Come campo? Con gli spettacoli di strada mettevo il cappello a terra, mi piaceva, era per me un'espressione di libertà: quella mia di esibirmi come volevo e quella del pubblico di darmi qualcosa o meno. Ho così cominciato a fare dei festival abbastanza noti e ora vengo ingaggiato per le mie esibizioni".

Andrea Loreni ha spiegato di fare anche formazione per aziende su tematiche come la gestione del rischio o il lavorare sotto pressione.

"Da quando ho iniziato ad allenarmi sul cavo ho iniziato anche a meditare - ha detto -. La cosa che salta più all’occhio quando sei sul cavo è che hai un vuoto da attraversare. Nel cavo ho trovato un grande insegnamento che riporto nella vita: è la presenza, la capacità di stare esattamente nel qui ed ora".

PER VEDERE L'INTERVISTA COMPLETA AD ANDREA LORENI, E' SUFFICIENTE CLICCARE QUI.

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