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Cuorgnè

Cambia lavoro per amore della figlia celiaca

Un negozio per vendere prodotti di qualità a chi è intollerante al glutine

Roberto Viansone

Roberto Viansone

Quando da un'intolleranza nasce un'idea: prodotti di qualità a km zero.

E’ questo lo scopo di Roberto Viansone, 50 anni, che, dal marzo del 2022, ha abbandonato il vecchio lavoro da metalmeccanico in fabbrica e ha aperto a Cuorgnè uno dei primi - ed ancora oggi dei pochissimi - negozi specializzati in prodotti per persone con intolleranze alimentari.

Tutto nasce quando alla figlia Simona, viene diagnosticata all'età di 9 anni la celiachia e Roberto si accorge di quanto scarsa fosse l'offerta dei supermercati. Studia e s'informa sulle leggi di mercato che “impongono” la vendita di pochissimi marchi spesso e volentieri non adeguati alle esigenze. Insomma, ad un certo punto, Roberto decide di “cambiare vita” e di dedicarsi “ ad altro, a sua figlia, e apre un negozio: BioCelia.

Roberto Viansone

<<Voglio dare una mano ad un territorio che per troppo tempo è stato abbandonato, senza le necessarie risorse>> , conciò sottolineando tutta la voglia che ha di pensare agli intolleranti al "glutine" messi per troppi anni in secondo piano, ritenuti spesso è volentieri “non meritevoli” di un trattamento specifico.

L’impronta che Roberto ha dato alla sua attività è ben marcata e definita: prodotti provenienti in prevalenza da aziende del territorio, con particolare riguardo alle aziende della provincia di Torino.

All’interno si trovano cibi anche per persone che soffrono di ipersensibilità alimentari, dalle più comuni alle meno diffuse. E quindi pane e prodotti di pasticceria freschi ogni giorno che nei supermercati normalmente non si trovano.

Con i fornitori ha un rapporto umano basato su fiducia e collaborazione, il tutto a beneficio dei clienti che, in ogni occasione, vedono soddisfatte le proprie richieste, eventualmente su prenotazione.

Secondo gli ultimi dati del Ministero della salute, sono oltre 225 mila i pazienti celiaci diagnosticati e si stima che altre 400 mila lo siano senza saperlo.

Cosa fa lo Stato per le persone con intolleranze certificate?

In alcuni casi, e solo in alcuni, mette a disposizione dei Buoni spendibili per l’acquisto di prodotti specifici.

Fino a non molti anni fa soffrire di insofferenze alimentari poteva essere un serio problema. Oggi non più. La collettiva ha preso coscienza e si sono moltiplicate iniziative nella ricerca di cure ed aiuti economici.

La strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa e altro non si può fare che applaudire a iniziative come quella di Roberto Viansone.

 

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