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02 Febbraio 2024 - 17:08
Il sindaco Sergio Bartoli con gli attori Enrico Beruschi e Margherita Fumero
Una mattinata toccante e ricca di emozioni quella di oggi, venerdì 2 febbraio, al Palazzetto dello Sport di Ozegna in occasione della commemorazione della Giornata della Memoria, alla presenza degli alunni della scuola primaria Matté Trucco e dei tanti sindaci del territorio, dai comuni limitrofi ad Ozegna fino ad arrivare a Ivrea e Burolo.
“È importante ricordare uno dei periodi più brutti della nostra storia, affinché certe tragedie non si ripetano: con questo spirito, abbiamo scelto di mostrare ai nostri ragazzi parte del docufilm “70027: La Bambina Che Non Sapeva Odiare”, sulla storia di Lidia Maksymowicz, ex prigioniera del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau - ha spiegato il sindaco di Ozegna Sergio Bartoli - in un giorno come questo ci uniamo nel ricordo di quanto accaduto e nell’impegno di un futuro senza odio”.
A seguito della proiezione del docufilm, nel corso del consiglio comunale aperto, sono state consegnate le cittadinanze onorarie del Comune di Ozegna a Margherita Fumero ed Enrico Beruschi, rispettivamente doppiatrice e voce-guida del filmato, e a Lidia Maksymowicz (che per alcuni problemi personali non ha potuto presenziare alla cerimonia; in sua vece, la Console Generale della Repubblica di Polonia a Milano la d.ssa Anna Golec-Mastroianni).
“Un particolare grazie ai nostri alunni, sempre attenti e diligenti; a Margherita Fumero ed Enrico Beruschi, il viceprefetto Michele Lastella, il Comandante della compagnia dei carabinieri di Ivrea Manuel Grosso, la Console Generale della Repubblica di Polonia a Milano la d.ssa Anna Golec-Mastroianni, l’associazione Memoria Viva, lo scrittore e maestro Enzo Morozzo e tutti gli amministratori locali presenti in mattinata, che hanno restituito un senso di coesione del territorio in una giornata così importante" aggiunge il sindaco Bartoli.
Le iniziative, però, non sono finite qui: "Questa sera - racconta Bartoli - partirò per la Polonia, per consegnare a Lidia Maksymowicz la cittadinanza onoraria del nostro Comune. Dopo Cracovia, mi recherò in Ucraina, per portare al fronte un oggetto importantissimo: uno zaino definito “mini-sala operatoria”, con kit medico e intero equipaggiamento di primo soccorso”.
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