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Il cavalcavia di Chivasso è sempre chiuso, il sindaco vola a Roma da Rfi

Intanto lo striscione di protesta dei residenti è stato rimosso

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Il sindaco di Chivasso e il cavalcavia di corso Galileo Ferraris

Mentre a Chivasso i cittadini protestano e chiedono l'apertura del cavalcavia di corso Galileo Ferraris, il sindaco Claudio Castello organizza un viaggio a Roma per avere chiarimenti da Rfi sull'opera attesa dieci anni e ancora chiusa nonostante i lavori siano terminati da mesi.

"Approdano alla direzione generale Operation di Rete ferroviaria italiana, infatti, le questioni infrastrutturali sollevate dall'amministrazione comunale di Chivasso": è l'annuncio ai quattro venti fatto da una nota stampa di Palazzo Santa Chiara.

Claudio Castello sindaco di Chivasso

Il sindaco Claudio Castello, il prossimo 5 febbraio, sarà ricevuto a Roma dalla responsabile della direzione Investimenti, soppressione passaggi a livello e risanamento acustico.

"Sul tavolo - anticipa il primo cittadino - c'è soprattutto la vicenda del cavalcaferrovia di corso Galileo Ferraris. Ad oltre dieci anni di distanza dalla posa della prima pietra, il progetto necessita di alcuni accorgimenti per la sicurezza di una città che nel frattempo è cambiata".

"Il Comune - prosegue la nota - vuole scongiurare le ripercussioni che avrebbe la chiusura del passaggio a livello di via Mazzè sul traffico già critico lungo il cavalcavia di via Regis, vicino all'ospedale, e sui quartieri nord della città. Le altre richieste del Comune di Chivasso riguardano varie questioni già esposte al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini".

Intanto in città le proteste continuano. Solo nella giornata di giovedì, un gruppo di residenti del quartiere Borgo Sud Est, con il consigliere comunale Bruno Prestìa, hanno affisso alla recinzione che vieta l'accesso al cavalcavia uno striscione con su scritto "Aprite la strada!". Ieri, venerdì 26 gennaio, lo striscione però è stato rimosso. Come denuncia sui social lo stesso consigliere Prestìa.

Purtroppo il cavalcavia è ancora chiuso, quando avrebbe dovuto essere consegnato la scorsa primavera dopo anni e anni di lavori - spiega  Bruno Prestìa, consigliere comunale di Per Chivasso -. E’ l’ennesimo ritardo ingiustificato: all’interrogazione di fine ottobre ho chiesto le motivazioni di quest’ultimo ritardo e non mi è stata data risposta. Ci è stato detto che avrebbe aperto a fine novembre e invece è ancora chiuso. La città ha bisogno che le opere vengano consegnate nei tempi dovuti”.

Facciamo un passo indietro.

Nel Consiglio comunale del 30 ottobre scorso, l’assessore ai Lavori Pubblici Fabrizio Debernardi del Comune di Chivasso aveva assicurato l'apertura del cavalcavia entro la fine di novembre. "Ce l'ha assicurato RFI", disse nel rispondere ad un’interrogazione di tutta l’opposizione, leggendo una comunicazione di Reti Ferroviarie Italiane.

Quanto è attesa l’opera? Potete immaginarlo.

All’annuncio dell’assessore, tutti i chivassesi che vivono ad est della città hanno inizio il conto alla rovescia, aspettando di poter finalmente usare un collegamento strategico per risparmiare tempo e benzina nei loro spostamenti quotidiani.

Bene, oggi, fine gennaio 2024, il cavalcavia è ancora chiuso alla circolazione.

Il cantiere di corso Galileo Ferraris è quello che rientra nel programma dei lavori di Rfi (Reti Ferroviarie Italiane) per l’eliminazione dei passaggi a livello sulla linea ferroviaria Torino-Milano e per la realizzazione delle opere infrastrutturali sostitutive.

Il cantiere visto da google maps

I lavori per la realizzazione dell’opera sono iniziati nel lontano 2013, dieci anni fa (importo complessivo di questo ed altre opere sostitutive lungo la tratta chivassese, 10 milioni di euro), registrando nel tempo vari rallentamenti e pause.

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