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Il caso

Malore a bordo del treno e la Canavesana si blocca di nuovo: ritardi di un'ora

Anche in questo caso è mancata totalmente la comunicazione, i pendolari non sapevano niente

Malore a bordo del treno e la Canavesana si blocca di nuovo: ritardi di un'ora

Ieri, mercoledì 24 gennaio, ennesima giornata di disagi per i pendolari della Canavesana, la linea che collega Rivarolo, Volpiano, Settimo e infine Torino. Parliamo di una tratta dove, ormai, i treni in orario non esistono praticamente più, i ritardi sono all'ordine del giorno.

L'ultimo si è verificato ieri. All'uscita dal lavoro, come sempre, tantissimi pendolari si sono recati in stazione, a Torino Porta Susa, e lì hanno trovato l'amara sorpresa: il treno per Rivarolo in ritardo di 60 minuti.

Come mai? Nessuno ne sa niente. Alla fine sono alcuni membri del comitato dei pendolari a comunicare il motivo sui social. "Malore a bordo. - scrive una - Intervenuti i sanitari. Hanno dovuto sospendere corsa. Però potevano annunciarlo".

In stazione, a quanto pare, nessuno sapeva niente.

"Io - racconta un'altra pendolare - sono arrivata in stazione alle 18:40, ho comprato biglietto, fatto check-in, alle 18:43 ancora nulla, poi inizia a spuntare 5 minuti di ritardo, 30 minuti, 60 minuti e in biglietteria non sapevano dirmi nulla".

Gli inconvenienti e i malori, naturalmente, possono capitare (e ci mancherebbe) ma qui pare ci sia una totale incapacità anche solo nel comunicare il motivo di un ritardo di 60 minuti.

La situazione dei ritardi e delle cancellazioni dei treni sulla linea Sfm1 Chieri-Rivarolo (che passa anche da Volpiano) è ormai fonte di preoccupazione per i pendolari e i viaggiatori abituali. Questo problema sembra essere emerso dopo la fine dell'orario estivo, a settembre, e si è tradotto in una serie continua di ritardi, spesso senza motivazioni apparenti o problemi gravi come guasti a deviatori o passaggi a livello.

I pendolari lamentano che questa situazione ha un impatto significativo sulla loro routine quotidiana, spesso costringendoli a fare ore supplementari al lavoro per compensare i ritardi accumulati nei trasporti. Alcuni cercano di anticipare i propri viaggi prendendo treni che partono prima, ma ciò comporta doversi svegliare molto presto al mattino.

Il comitato dei pendolari sta cercando di affrontare la questione raccogliendo segnalazioni dai viaggiatori e prevede di presentare una richiesta formale a Ferrovie per ottenere spiegazioni sui motivi dei ritardi, delle cancellazioni e delle limitazioni al servizio. Ferrovie, tuttavia, sembra sostenere che non esista un problema sistematico di ritardi, ma piuttosto che siano casi isolati dovuti a varie ragioni.

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