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Il caso
24 Gennaio 2024 - 15:41
La crociata del Comune contro le cacche di cane
La misura è colma: i cantonieri comunali di Balangero passano ormai le giornate a raccogliere deiezioni canine (nome forbito per denominare le cacche dei cani). Che alla fine sono l'abc degli sporcaccioni urbani, la quintessenza dei comportamenti irrispettosi, il nemico archetipico di tutti i sindaci e di tutti i comandanti delle Polizie Locali di tutto lo Stivale.
Così, il primo cittadino del paese Franco Romeo ha preso in mano carta e penna e ha scritto ai suoi cittadini.
"Continuano a pervenire ripetute segnalazioni e proteste relativamente alle deiezioni canine lasciate sui selciati stradali - ha scritto Romeo sul sito del Comune -. In passato questa Amministrazione aveva già sollecitato gli interessati ad avere maggiore attenzione a riguardo del problema, provvedendo all' affissione di opportuna cartellonistica e implementando la dotazione di cestini lungo le vie del paese".
Insomma, dall'amministrazione avevano provato a prenderla "con le buone". Ma niente, il problema c'è ancora: "Si invitano pertanto i proprietari di cani - ha scritto Romeo sull'orlo di una crisi di nervi - di mantenere un atteggiamento rispettoso degli altri e del decoro pubblico e si rammenta che, ai sensi dell'art. 41 comma 6 del Regolamento Comunale di Polizia Urbana, vi è l'obbligo di essere muniti di idonea attrezzatura per la raccolta delle deiezioni e di depositare le medesime negli appositi contenitori dei rifiuti".
Franco Romeo, sindaco di Balangero
Chi non rispetta le regole se la dovrà vedere con la Polizia Locale, il cui ufficio "è incaricato di far osservare la normativa vigente, onde evitare l'ulteriore estendersi di un problema da cui potrebbero derivare problematiche di igiene pubblica, e a comminare multe da € 25,00 a € 200,00 in caso di mancato possesso di idonea attrezzatura per la raccolta delle deiezioni e mancato deposito delle stesse nei contenitori dei rifiuti".
Insomma, un messaggio che sembra un ultimatum: così stanno le cose, chi non le rispetta paga. Una campagna comunicativa, quella di Romeo, che sembra ispirata a quella del sindaco del Comune vicino, Lanzo. Lì, il sindaco Fabrizio Vottero (ma pure il suo predecessore, Tina Assalto) le avevano tentate tutte per convincere i proprietari dei cani a raccogliere gli escrementi dei loro amici.
I volantini diffusi da Ernestina Assalto nel 2019
A Lanzo però non erano bastati i goliardici volantini affissi circa quattro anni fa e con cui l'Amministrazione allora guidata da Ernestina Assalto tentava di sensibilizzare la cittadinanza sul tema. Insomma, tra un “I lanzesi ne hanno le scarpe piene” e un "Non porta fortuna, raccoglila!" il sindaco aveva tentato l'opera di conversione dei cittadini sulla via dell'igiene urbana.
E lo aveva fatto con una filosofia implicita che suonava così: al posto di minacciare sanzioni che svuotano il conto in banca è meglio buttarla sull'ironia e sulla frase ad effetto. Una soluzione dal sapore quasi illuminista: ti convinco con la ragione e col dialogo così non ti devo multare.
Non aveva funzionato. E infatti ci ricordiamo tutti quando, nel 2022, Vottero aveva fatto pubblicare un avviso che partiva constatando che "con sempre maggior frequenza pervengono a questa Amministrazione segnalazioni riguardanti la presenza di deiezioni canine su strade, marciapiedi, aree verdi, parchi gioco per bambini". Che disastro.
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