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12 Gennaio 2024 - 14:05
Realizzare una clinica veterinaria aperta 24 ore su 24 e durante i giorni di festa. È questo il sogno di Eleonora Uscino, residente a San Francesco al Campo.
“È un servizio che sul nostro territorio manca, gli animali non sono abbastanza tutelati. Io di lavoro faccio tutt’altro, è una cosa che voglio fare per passione” ci dice la donna, raggiunta al telefono in questi giorni.
Eleonora Uscino con uno dei suoi chihuahua
Come molte delle buone idee, “la lampadina” si è accesa dopo una brutta esperienza, avvenuta a settembre dell’anno scorso. “Erano le 10 di sera e il mio chihuahua di 14 anni stava male: prendeva già dei farmaci, era cardiopatico e gli è venuta una crisi - spiega Eleonora - ricordo di aver chiamato il mio veterinario, dato che era un’urgenza, ma lui non poteva raggiungermi e mi aveva detto di andare alla clinica privata della Colletta di Torino. Da San Francesco ci vanno 45 minuti, in una situazione critica sono troppi. Senza contare i costi: solo per un po’ di ossigeno mi hanno chiesto una cifra altissima”.
Il cagnolino, dopo qualche giorno di osservazione, non ce l’ha fatta. Confrontandosi con altre persone del territorio, Eleonora ha quindi deciso di creare una pagina Facebook, chiamata “Progetto Clinica a 4 zampe”, per lanciare la sua idea: un ambulatorio veterinario di cui possano usufruire gli abitanti del ciriacese.
“L’idea è quella di realizzare una struttura aperta 24 ore su 24 e durante i festivi: confrontandomi anche con altri residenti in zona abbiamo tutti concordato sul fatto che sarebbe un progetto necessario. Appena ho aperto la pagina Facebook mi sono arrivati centinaia di messaggi” afferma Uscino.
Il gruppo Facebook dell'iniziativa
Come passare, però, dalla teoria alla pratica? “Questo è il problema. Per mettere in piedi il tutto, con medici e macchinari, servirebbero circa 150mila euro. Sto cercando degli investitori. Una dottoressa di Ciriè con cui ho parlato ha un ambulatorio con attrezzature e simili e lo metterebbe a nostra disposizione per i turni di notte - continua la donna - ci sono anche vari medici e veterinari che mi hanno contattata. Il punto adesso è cercare di diffondere il più possibile quest’idea e trovare qualcuno che ami gli animali, prenda a cuore la nostra causa e scelga di investire qualcosina”.
Un progetto ambizioso, quello di Eleonora, ma anche utilissimo. Lo testimoniano le molte voci di abitanti del territorio che hanno raccontato sulla pagina Facebook aperta dalla donna le loro storie, tutte accomunate da un fil rouge: la mancanza di un servizio pronto e ricettivo che si prenda cura degli amici a 4 zampe nel ciriacese.
Per chiunque volesse aiutare Uscino a realizzare il suo sogno, informazioni e progetto integrale sono reperibili alla pagina Facebook “Progetto Clinica a 4 Zampe”.
Riportiamo qui sotto, le testimonianze e i racconti di alcuni residenti del ciriacese, divulgate sulla pagina Facebook del progetto di Eleonora.
Sonia: "Il mio cane stava sempre male la notte. Così ti trovi costretta a correre in clinica con costi esorbitanti. Non sempre mi sono trovata bene, purtroppo dipende da chi ti capita. Sarebbe bello che un progetto cosi possa esser messo in atto".
Monica: "Io ne ho avuto bisogno qualche mese fa per un infortunio del mio gattino, successo dopo le 20 della domenica, e mi sono dovuta recare di corsa alla colletta a Torino, posto più vicino a Ciriè. Per fortuna non c'è stato bisogno di degenza notturna e tutto si è risolto per il meglio, ma in quegli attimi di panico sapere di avere un centro di assistenza sempre aperto e vicino a casa sarebbe stato sicuramente molto meglio".
Dona: "Un anno fa nella notte è morta la mia gatta, avevo necessità di una clinica veterinaria vicina aperta 24 h su 24: partita da casa 10 minuti dopo è deceduta".
Valentina: "Noi abbiamo avuto bisogno di una clinica aperta una delle ultime sere della nostra gatta anziana, mancata a giugno. Abbiamo chiamato diversi veterinari nei dintorni ma sempre la stessa risposta: "ormai siamo chiusi, andate a Torino o Alpignano", se l'avessimo fatto sarebbe morta di agonia in macchina.
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