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Il sindaco Ferrero da gennaio prende quattromila euro al mese

La Giunta decide di revocare le decurtazioni decise a maggio: ora primo cittadino e assessori incassano lo “stipendio” pieno

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Il sindaco Vittorio Ferrero

CRESCENTINO. L'inflazione galoppa, le buste paga e le pensioni non riescono a tener dietro agli aumenti e sempre più persone fanno fatica ad arrivare a fine mese, ma c'è un'attività che consente di non avere di questi problemi, e di vedersi raddoppiare lo “stipendio” nel giro di pochi anni: l'amministratore comunale.

A Crescentino l'esempio è lampante: i membri dell'Amministrazione Ferrero, subentrata nel 2019 a una il cui sindaco (Fabrizio Greppi) rinunciava a percepire l'indennità di funzione, nel corso del mandato hanno via via “adeguato” le loro indennità fino a raddoppiarle. Il sindaco Ferrero, che nel 2020 percepiva duemila euro al mese, da gennaio 2024 ne incassa il doppio, e così - proporzionalmente - il vicesindaco Lifredi e gli altri membri della Giunta.

L'ultima delibera, decisa nella riunione di Giunta del 30 novembre scorso (in cui tutti erano collegati online da casa: non sia mai che si spenda troppo ad andare fino in Municipio), ridefinisce le indennità 2024 rispetto a quanto deciso nella delibera precedente, che risale al 3 maggio. Allora il sindaco Vittorio Ferrero e gli assessori Luca Lifredi, Annalisa Bordignon e Maria Antonella Dassano avevano deciso che nel 2024 si sarebbero decurtati un po' lo “stipendio” rispetto ai massimi previsti dalle tabelle ministeriali; ma ora evidentemente ci hanno ripensato, e hanno deciso che da gennaio percepiranno l'importo pieno. Il costo della Giunta a carico della collettività (Comune e Stato) arriva quindi a superare i diecimila euro mensili. L'indennità più bassa è quella dell'assessore Liberato Dispoto, che - essendo lavoratore dipendente non in aspettativa - ha diritto a percepire il 50% dell'importo tabellare. Invece per Ferrero, dipendente del Comune di Trecate (Novara) che subito dopo l'elezione si era messo in aspettativa per mandato elettorale, il Comune paga - oltre a una quota dell'indennità di funzione - anche i contributi previdenziali.

Sellaro: «S'è messo a posto». A sottolineare quanto la situazione economica di Ferrero sia migliorata con l'elezione a sindaco è, da anni, l'ex assessore Salvatore Sellaro, che quand'era amministratore comunale ha sempre rinunciato sia alle indennità che ai gettoni di presenza: «Quello s'è messo a posto. Prima doveva andare tutti i giorni a lavorare a Trecate, avanti e indietro, e praticamente si spendeva in benzina tutti i 1500 euro di stipendio. Da quando è sindaco si prende prima duemila, poi tremila, ora quattromila euro al mese, e da casa può andare in ufficio in pantofole. E noi crescentinesi gli paghiamo pure i contributi per la pensione».

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