Cerca

Orio Canavese

Ex fabbrica va all'asta in Canavese al prezzo di un alloggio

E' del Comune, ma ciò che tiene lontani gli acquirenti (per ora) sono i costi della bonifica dall'amianto

Ex fabbrica va all'asta in Canavese al prezzo di un alloggio

E’ una bomba ecologica alla periferia del paese. E qualcuno prima o poi dovrebbe farsene carico. Ma chi?

In Canavese c’è un ex complesso produttivo abbandonato da anni, passato di proprietà dal Demanio al Comune in virtù della legge sul federalismo fiscale, che non trova però un acquirente nonostante il prezzo sia quello di un appartamento di periferia.

Per due volte l’asta pubblica indetta dall’amministrazione comunale per disfarsene è infatti andata deserta e, oggi, ne parte un’altra. La terza. 

Con un prezzo ribassato del 20%.

Ecco come si presenta l'area vista dall'alto

Parliamo del laboratorio artigianale di strada del Conio ad Orio, costruito nel 1978: negli anni Ottanta e Novanta ospitava la produzione di piastre elettroniche e uffici, oggi invece ci sono solo stanze vuote, erba infestante che cresce qua e là, topi e persino pericolose lastre di cemento amianto nelle coperture di un’ala dell’edificio che andrebbe bonificata quanto prima. 

Termosifoni, serramenti e interruttori dell’impianto elettrico, invece, sono stati rubati.

L’area, a vocazione industriale, occupata dall'ex complesso produttivo è di circa mille metri quadrati. L’edificio è composto da: un corpo di fabbrica al piano terreno, da una porzione principale adibita a laboratorio e da locali destinati un tempo ad autorimessa.  C’è poi un'altra porzione che comprende quattro vani in cui c'erano gli uffici e l'alloggio del custode.

Quel che resta dei bagni dell'edificio

Un'ultima parte dell'edificio era destinata ad abitazione patronale con terrazza chiusa.

L’immobile va all’asta al prezzo di 94.720 euro. Le offerte devono pervenire entro le ore 17 del 29 febbraio 2024 mentre l’asta pubblica si terrà il 5 marzo nell’ufficio tecnico comunale di Orio.

Insomma, l'ex laboratorio è grande e la cifra non proibitiva. Ma ciò che spaventa di più eventuali acquirenti, compreso lo stesso Comune che non ha trovato i fondi per riqualificare la struttura, è la bonifica dell’immobile. 

Una bonifica che la perizia redatta dallo studio tecnico Blanchietti indica come necessaria, per non dire urgente.

L'immobile visto dal cortile

L'ex complesso produttivo è completamente abbandonato - si legge nella perizia -. Dal sopralluogo effettuato si evince che tale stato perdura da diversi anni in quanto sono presenti arbusti infestanti che lo circondano e in alcune porzioni sono penetrati all'interno dell'edificio. In diversi punti all'intradosso della struttura di copertura si notano segni di efflorescenze generati da infiltrazioni d'acqua piovana a riprova che il manto di impermeabilizzazione a sua protezione è deteriorato e non funge più al suo scopo. La maggior parte dei serramenti - sia esterni sia interni - sono stati asportati, cosi come i terminali radianti - termosifoni - dell'impianto termico e i frutti - interruttori ecc. - dell'impianto elettrico”. 

Il manto di copertura del piano primo - prosegue il documento - corrispondente all'unica porzione elevata e adibita a alloggio padronale - è composto di lastre ondulate di cemento-amianto (Eternit) che dovranno essere rimosse e smaltite ai sensi delle norme vigenti”.

A.A.A. cercasi compratori, quindi. O forse sarebbe meglio dire salvatori.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori