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Il caso
16 Dicembre 2023 - 20:56
Non è stata una giornata semplice quella di ieri, venerdì 15 dicembre, per i pendolari che dovevano tornare a casa dopo lavoro: l’ultimo tratto di via Leinì, a Settimo Torinese, è stato completamento bloccato a causa di uno sciopero dei lavoratori della ditta di trasporti Bartolini.
Siamo vicini a Settimo Cielo, il centro commerciale poco fuori le porte della città, a due passi dall’area industriale e dalla strada Cebrosa che porta a Volpiano.
È proprio qui che ieri, alcuni lavoratori del colosso dei trasporti BRT hanno scelto di protestare di fronte all’azienda, con scene da viabilità degli orrori e circa 90 autoarticolati provenienti dall’Italia e dall’estero bloccati lì, in mezzo alla strada.
In rosso, lo stabile di Bartolini a Settimio Torinese, a pochi passi dall'autostrada
Alla base delle lamentele, motivazioni contrattuali: i lavoratori che sono “scesi in piazza” proverrebbero da una cooperativa dell’hinterland milanese e starebbero lavorando per BRT, con contratto in scadenza a fine anno, il 31 dicembre. A queste persone sarebbero stati promessi tredicesima e TFR (Trattamento di Fine Rapporto), ma di questi pagamenti al momento nemmeno l’ombra.
Il risultato? Traffico bloccato per 8 ore, dalla mattina fino al pomeriggio, con grossi camion fermi di fronte a Bartolini e guidatori in coda prima ancora di riuscire a entrare a Settimo; uno scenario che è stato “sbloccato” anche grazie all’intervento dei carabinieri locali e della polizia. La polemica, comunque, non è finita qui: lunedì 18 dicembre si terrà un incontro, tra i lavoratori, Bartolini e i vari sindacati, per cercare di sbrogliare la matassa.
L'azienda è nata nel 1928 a Bologna. È stata nota sino al 6 giugno 2011 come Bartolini S.p.A., quando ha cambiato nome in BRT, dalle prime tre consonanti dell'acronimo.
Nel 2000 una quota del 20% del capitale sociale è stata acquisita da Poste Italiane attraverso la sua controllata SDA Express Courier, con conseguente formazione di un consorzio tra le tre aziende per lo smistamento di pacchi sul territorio nazionale. Questo accordo è stato anche oggetto di contestazione da parte delle aziende concorrenti in sede legale, ma si è concluso a favore del consorzio stesso. Il consorzio rappresentava il 40% del mercato.
Nel 2005 Poste Italiane non rinnovò i termini dell'accordo originariamente stipulato e vendette le quote di partecipazione in Bartolini.
Nel 2016 una quota di minoranza dell'azienda è stata acquistata dall'azienda francese DPD (gruppo La Poste), attiva anch'essa nel trasporto merci. Nell'agosto del 2019 La Poste ha aumentato la partecipazione della quota societaria passando dal 37,5% all'85% lasciando il controllo del restante 15% alla famiglia italiana. Dopo questa operazione finanziaria il nuovo CEO dell'azienda, prendendo il posto di Daniele Bartolini, è diventato Dalmazio Manti, già direttore generale.
Nel marzo 2023 la sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Milano dispone l'amministrazione giudiziaria per un anno.
A ottobre 2023 Stefania Pezzetti diventa la nuova CEO di BRT.
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