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Per Giulia e per le altre: Cirié si mobilita contro la violenza di genere

Oltre alla manifestazione del 25 novembre è scesa in piazza anche Provincia.lotta, e stasera in consiglio si discute una mozione

La Città è scesa in piazza contro la violenza di genere

La Città è scesa in piazza contro la violenza di genere

Per Giulia e per le altre vittime di femminicidio, ma non solo. Per chi è vittima di stalking, di catcalling, di molestie, di revenge porn. Per tutte loro e per la dignità delle donne in genere Cirié è scesa in piazza lo scorso 25 novembre. Sabato una marea rossa ha attraversato le strade della Città per la Camminata Consapevole, organizzata dall'ASLTO4 in collaborazione con la Città di Cirié e con la Citta di Lanzo Torinese.

Nei giorni precedenti i commercianti ciriacesi avevano esposto diversi oggetti rossi sulle vetrine dei loro negozi. Alla camminata hanno partecipato anche i sindaci dei Comuni di Cirié e Lanzo, i rappresentanti dell'Asl, l'associazione La Rete delle Donne e il gruppo teatrale Macapà, che ha anche regalato alle donne presenti un flash mob.

Infine, i volontari e il personale della Croce Rossa di Fiano hanno allestito un'esposizione di piatti da cucina di uso quotidiano, in ceramica, decorati con espressioni, sovente utilizzate dai mass media e nel linguaggio comune, per minimizzare episodi di cronaca legati alla violenza sulle donne, oltre a frasi spesso usate dal “maltrattante” per motivare i suoi comportamenti violenti.

Per le strade di Cirié si sono riversati in decine di persone

"Non so come esprimere l’emozione nel vedere insieme donne e uomini di tutte le età e soprattutto bambine e bambini, ragazzi, famiglie, camminare insieme, leggere, riflettere, scambiarsi i fiori che i bambini e i ragazzi regalavano alle bambine e alle donne che incontravano, in segno del rispetto e della gentilezza che dovrebbe sempre esserci tra uomo e donna ma anche tra esseri umani, come le guerre a cui stiamo assistendo purtroppo ci insegnano" ha detto il sindaco di Cirié Loredana Devietti.
Il Comune di Lanzo Torinese, rappresentato alla manifestazione dal sindaco Fabrizio Vottero, ha anche illuminato il palazzo municipale con una grande scritta: "Stop alla violenza sulle donne". Alla manifestazione "istituzionale" del 25, poi, è seguito l'intervento in piazza del collettivo Provincia.lotta, noto da due anni per aver organizzato il primo Pride di provincia per le strade di Cirié.

"In provincia - si legge sul volantino che il collettivo ha distribuito in piazza San Giovanni domenica scorsa - la violenza è esercitata in uno scenario di maggiore isolamento, dove è più difficile fare rete, dove spesso le vittime si trovano relegate nelle proprie case".

Il Comune di Lanzo ha anche esposto una scritta illuminata

E quindi "vogliamo essere viste! Pretendiamo gli stessi servizi e aiuti capillari che già esistono in città e spazi in cui lottare ed esistere, libere e liberate dalla violenza".
E l'eco mediatico che ha ottenuto la vicenda di Giulia Cecchettin finisce anche in consiglio comunale. Mentre il giornale va in stampa, infatti, il Movimento 5 Stelle presenta una mozione per l'introduzione dell'educazione affettiva nelle scuole di cui il Comune può disporre.
Insomma, in consiglio si discute il bilancio ed effettivamente si tratta soprattutto di aprire un capitolo del bilancio che sia interamente dedicato al potenziamento di percorsi di educazione affettiva. "Bisogna avere il coraggio di dare il nome giusto a certe dinamiche prevaricatrici, e il nome giusto è patriarcato" dice Franco Silvestro, che rappresenta i pentastellati in consiglio comunale.
 

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