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Albiano d'Ivrea la Gerusalemme “cattocomunista”. Dal "Patto delle catacombe" alla Massoneria

La massoneria – ricordiamolo – non è una dottrina, ma un metodo che propone la libera discussione dei problemi

Albiano la Gerusalemme “cattocomunista”. Dal "Patto delle catacombe" alla Massoneria

Come avevamo previsto è iniziata la profluvie delle  celebrazioni post - mortem dell’indimenticato monsignor Luigi Bettazzi.  Ad Albiano d’Ivrea che – anche questo lo avevamo profetizzato – è diventata la Gerusalemme del progressismo cattocomunista, l’iniziativa più importante  si tenuta sabato scorso, dove  un altro patriarca del progressismo -  nientedimeno che don Luigi Ciotti – ha trattato del «Patto delle catacombe. Attualità di una sfida per una Chiesa povera»,  di cui il 16 novembre 1965 il compianto Bettazzi fu uno dei firmatari.

Di che cosa si trattava?

Alcuni padri conciliari  progressisti, ritenendo che le loro istanze non fossero state accolte dal Concilio, manifestarono la loro insoddisfazione e delusione ritrovandosi nelle catacombe di Domitilla e decidendo di portare comunque avanti le loro proposte per una Chiesa povera rinunciando a quelli che venivano identificati come «simboli di grandezza e potere»(abiti, titoli etc..) e incentrando la loro pastorale sulla giustizia sociale.

Helder Pessoa Camara

Helder Pessoa Camara

Il loro ispiratore -  e  redattore del testo finale -  fu dom Helder Pessoa Camara, arcivescovo di Olinde e Recife in Brasile, definito «il profeta della teologia della Liberazione» che fu poi condannata dalla Chiesa nel 1984  con l’ Istruzione  Libertatis Nuntius di Giovanni Paolo II,  ma anche dall’allora cardinale Jorge Bergoglio nel 2007. 

Una curiosità. Influenti correnti progressiste in seno alla Chiesa, stanno  spingendo per la beatificazione di dom Helder,  ma l’ostacolo da superare è che questi fu, negli Anni Trenta del secolo scorso - quando era già prete - non un militante, ma addirittura il segretario nazionale del partito fascista brasiliano,  denominato «Azione Integralista Brasiliana».   

Sorprendendo molti e con il solito sistema della risposta alle domande di un vescovo, il prefetto del Dicastero per la dottrina della fede, il cardinale Tucho Fernandez, ha emesso un Responsum,  controfirmato per approvazione dal Santo Padre,  in cui si chiarisce che: a) l’iscrizione di un cattolico alla massoneria è proibita a causa della inconciliabilità tra la dottrina cattolica e massoneria;  b) sul piano pastorale il Dicastero propone ai vescovi di svolgere una catechesi popolare in tutte le parrocchie riguardo alle ragioni dell’inconciliabilità tra fede cattolica e massoneria. Ricordiamo che, in base alle norme richiamate nel Responsum,  «i fedeli che appartengono alle organizzazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione». 

Da che cosa deriva la sorpresa?

Dal fatto che negli ultimi anni non sono mancati vescovi e preti che, nel clima relativistico che si è ormai insinuato nella Chiesa,  non solo dialogano  con esponenti massoni ma hanno  anche auspicato un superamento delle condanne del passato nello spirito di una superiore «unità trascendente delle religioni».

La massoneria – ricordiamolo – non è una dottrina, ma un metodo che propone la libera discussione dei problemi secondo quanto sembra vero e giusto alla maggioranza dei fratelli e che concepisce la Divinità in senso deista e cioè non rivelato.

E’ a tutti noto come spesso le logge massoniche presenti nelle  nostre cittadine piemontesi, frequentate da professionisti, imprenditori e  dirigenti - il Canavese non fa eccezione -  si dedichino non soltanto a lavori di studio e di approfondimento speculativo o a riti esoterici ma siano – anche, e qualcuno dice soprattutto –  dediti a coltivare la «fratellanza massonica»  degli affari e delle sponsorizzazioni nei posti che contano. O no? 

* Frà Martino

Chi è Fra Martino? Un parroco? Un esperto di chiesa? Uno che origlia? Uno che si diverte è basta? Che si tratti di uno pseudonimo è chiaro, così com’è chiaro che ha deciso di fare suonare le campane tutte le domeniche... Ci racconterà di vescovi, preti e cardinali fin dentro ai loro più reconditi segreti. E sarà una messa non certo una santa messa, Amen

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