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Ecco come si addestra chi spegne gli incendi nei boschi

Archiviata anche quest'anno l'edizione di "Colline sicure"

Ecco come si addestra chi spegne gli incendi

Ecco come si addestra chi spegne gli incendi

Grande successo anche per quest’anno per “Colline sicure”, iniziativa ormai giunta alla sua quindicesima edizione e che coinvolge le squadre dell’AIB. “Quest’anno - ci spiega il presidente e caposqudra Roberto Scalafiotti - si  è voluto  organizzare una  Esercitazione tecnica addestrativa nel borgo Alto di San Raffaele Cimena”. 

Lo scenario dell’esercitazione ha riguardato un perimetro molto concentrato nella zona alta del borgo simulando una situazione complessa, ovvero abitazioni senza corrente e acqua, movimenti  franosi e alberi caduti così da testare la capacità di risposta dei volontari dovendo utilizzare soltanto mezzi ed attrezzature in dotazione. 

Un momento dell'esercitazione

La simulazione è iniziata nella  serata dello scorso venerdì a seguito della chiamata del Sindaco Ettore Mantelli  “che - spiega Scalafiotti - ci attivava  per un primo intervento  di monitoraggio del territorio per alcune piante pericolanti, a seguito del peggiorare dell’evento meteo alcune abitazioni rimanevano senza luce ed acqua, la squadra in notturna è intervenuta  portando un generatore carrellato da 40 kw e delle casse d’acqua ,e due torri faro per illuminare un versante sotto una abitazione”.

Sempre nella tarda notte i volontari hanno continuato a monitorare spostando in base alle varie segnalazione che pervenivano altri Generatori con torri faro: “Le fasi operative - prosegue Scalafiotti - sono terminate verso le tre per dare un po’ di riposo ai volontari. Sabato in tarda mattinata sono riprese le operazioni di addestramento  presso la nostra sede operativa dove i volontari hanno effettuato manovre con imbraghi e funi per tutto il giorno, dividendosi in più squadre”. 

Alcuni dei volontari coinvolti nell'esercitazione

Ma i volontari non si sono fermati neanche domenica quando, dalle prime ore del mattino, sono state eseguite manovre forestali con abbattimento di piante secche utilizzando verricelli e mezzi movimento terra terra presso il parco dei caduti. Anche i volontari preposti alle funzioni interne, come le telecomunicazioni e la cucina hanno dato il meglio nei tre giorni gestendo e supportando venticinque volontari a tutte le ore del giorno o della notte.

50 ore di addestramento a ritmo serrato che garantiranno ai volontari del territorio una preparazione adeguata ad affrontare qualsiasi situazione di emergenza.

“Un ringraziamento - dice ancora Scalafiotti - ai miei volontari per lo spirito di sacrificio  e per l’impegno  che quotidianamente mettono a disposizione del Territorio. Ancora una volta l’esercitazione Colline Sicure ha fatto parlare. I volontari nella serata di domenica sera a fine del briefing hanno gridato il loro motto: ‘Mai mulè!’”.

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