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26 Ottobre 2023 - 12:16
Più di un milione di euro di multe non pagate
Parte la riscossione coattiva per le 1868 multe non pagate nel 2019. A dare il via alla procedura è il Comune di Cirié, che con una determina del 16 ottobre a firma del servizio di Polizia Locale prendeva atto della necessità di recuperare ben 1 milione 395mila 385,79 euro di multe non pagate. Di questi, 602mila 322,41 sono interessi.
L'operazione verrà gestita dall'Unione dei Comuni del Ciriacese e del Basso Canavese, a cui il Comune ha delegato la gestione del servizio tributi. Alcune posizioni di poco conto sono state anche stralciate perché ammontavano a pochi euro.
Si tratta di quattordici posizioni debitorie che risultano di importo inferiore a 10 euro e 33 cnetesimi, mentre altre quattordici posizioni risultano ammontare a meno di venti euro, una cifra tale da rendere antieconomico per l’Ente l’avvio delle procedure di riscossione coattiva.
La Polizia Locale di Cirié fa partire le multe
La procedura di riscossione coattiva può includere una serie di azioni legali. Tra queste, ad esempio la notifica di avvisi di pagamento, l'iscrizione a ruolo di cartelle esattoriali, l'iscrizione di ipoteche sulle proprietà del debitore, la procedura di vendita forzata dei beni pignorati, fino ad arrivare alla possibile azione di espropriazione dei beni del debitore.
In sostanza, la riscossione coattiva rappresenta l'ultima fase di un processo amministrativo che ha lo scopo di recuperare i crediti pubblici non pagati volontariamente dal contribuente. E' in sostanza l'ultima spiaggia a cui arrivano gli enti pubblici per recuperare le sanzioni e le multe che legittimamente esigono dal trasgressori.
Il compito non è semplice, anche perché gli automobilisti italiani non spiccano per senso di responsabilità: solo 4 italiani su 10, infatti, paga le multe che gli vengono addebitate, come recita una ricerca del centro studi della CGIA di Mestre che faceva riferimento al 2017.
L'esecutivo Meloni, in linea con una tradizione politica che da sempre cerca di "pacificare" il rapporto tra fisco e contribuenti, ha dato il via libera, nel contesto dell'ultima legge di bilancio, allo stralcio di diverse posizioni debitorie. Quelle più consistenti, però, non possono non essere accertate e richieste: il rischio sarebbe quello di passare il messaggio per cui chi non paga può farla franca.
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