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Ivrea

Strade colabrodo dopo la posa della fibra ottica. I cittadini protestano

Il consigliere comunale Massimiliano De Stefano chiede lumi all'assessore. Altra patata bollente

Strade colabrodo dopo la posa della fibra ottica. I cittadini protestano

Strade da terzo mondo. Strade dissestate. Strade che assomigliano a delle carrettiere. Si trovano qui, in Canavese.

L’altro giorno un cittadino non ce l’ha più fatta! S’è detto tra sè e sè: “Possibile che si debba vivere in queste condizioni?”

Ha preso carta e penna (mouse e tastiera) e inviato una lettera all’assessore alle “manutenzioni” Francesco Comotto.

E’ Claudio Lesca, Presidente Associazione Pro Ambiente Quartiere Crist.

Segnala una serie di pericoli (tra via Castiglia, via del Crist, via delle Germane, via Corzetto Vignot, via Falchetti, via Zani del Fra, via Chiaves) generati dagli scavi lasciati lì dalla ditta Solution 3.0 (per conto di Tim) che s’è occupata della posa della fibra ottica.

 
 

Il dito indice è tutto puntato sul ripristino scadente del manto stradale.

E così, commenta Lesca “la ricopertura degli scavi longitudinali al senso di marcia, fatta con il cemento rosa, in molti tratti non è uniforme e provoca movimenti sussultori alle gomme delle biciclette o delle moto, con rischi di caduta”.

Mentre invece “la ricopertura degli scavi trasversali alla strada, fatta con catrame, sta già iniziando a sfaldarsi creando buchi, con rischi di cadute per chi transita. P particolarmente critica la situazione di via Castiglia all’imbocco da Porta Aosta”.

S’aggiunge un po’ ovunque “pietrisco e sabbiolina” che rendono instabile “la percorrenza in bici,  in moto e a piedi” ancor più dove manca il marciapiede. Quelli che ci sono “peraltro risultano tutti in pessimo stato, essendo in molti tratti sconnessi e pieni di buchi vicino ai tombini...”. Insomma il rischio di cadere o di perdere l’equilibrio è davvero concreto-

Senza contare - aggiunge sempre Lesca  - “la possibilità che le pietruzze siano lanciate come proiettili dai pneumatici delle auto in transito (che molto spesso utilizzano le vie del quartiere come scorciatoia per evitare il traffico di Lungodora e via Circonvallazione, sfrecciando a forte velocità data la mancanza di dissuasori o almeno di cartelli di limite di velocità), colpendo e potendo ferire anche in modo grave i pedoni...”

Alcun operatori di SCS, qualche giorni fa, avrebbero cercato di fare pulizia ma il risultato è stato deludente e irrilevante.

“Chiedo che si intervenga il più presto possibile - è l’appello di Lesca a nome di tutti gli abitanti del quartiere -  Sono fermamente convinto che l’assessore presterà attenzione ad una richiesta che giunge da una parte della cittadinanza che, vista l’età avanzata manifesta criticità e necessità di particolare attenzione quale categoria particolarmente fragile...”.

Il consigliere comunale Massimiliano De Stefano ha fatto suo il problema

Sul punto non ha dubbi il consigliere comunale d’opposizione Massimiliano De Stefano.

“È indispensabile  - stigmatizza  - che ci sia una verifica sullo stato del ripristino, che in questo caso, se c’è stato, è stato approssimativo. Siccome sono state mandate diverse PEC dai residenti del quartiere, chissà cosa ne pensa l’assessore Francesco Comotto. Inutile dire che non ci sono soldi, parliamo di responsabilità dell’impresa.”

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