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Settimo Torinese
21 Ottobre 2023 - 23:41
Al centro la professoressa Marta Scaccia mentre legge il lungo discorso per dire "No" alla fusione di 8 Marzo e Galileo Ferraris
È uno scontro tra curve. Una grande e partecipata, targata Liceo (e istituto tecnico) 8 Marzo, e un'altra piccola e contenuta, dell'istituto tecnico (e professionale) Galileo Ferraris. Ed è tutta qui la spaccatura tra le due parti: un liceo e un istituto, due identità, due culture, o almeno così viene raccontato.
"Tante volte ho sentito dire "Eh beh quelli sono del tecnico"...", ha mormorato la Preside del Galileo Ferraris, Cristina Reinero, lasciando sottintendere un certo snobismo da parte dei professori del Liceo.
Venerdì pomeriggio, nella Sala Aglietta di via Fantina, a Settimo Torinese, i docenti dell'8 marzo hanno convocato un incontro per dire "No" all'accorpamento delle due scuole superiori settimesi. (La fusione si è resa necessaria perché i due istituti non hanno, secondo Città Metropolitana di Torino, il numero minimo, 960 studenti, per proseguire in autonomia).
Tra il pubblico c'erano insegnanti, lavoratori, genitori e tantissimi studenti. L'assemblea è stata aperta dal lungo intervento della Professoressa Marta Scaccia, frutto della collaborazione di tutto il personale scolastico. Un discorso che ha scaldato i cuori di tutti, alla fine è arrivata un'ovazione, 5 minuti di applausi.
Il momento dell'applauso, da notare la faccia piuttosto perplessa di Caterina Greco, consigliera della Città Metropolitana di Torino
Gli insegnanti e i lavoratori dell’“8 Marzo”, hanno posto una serie di domande puntuali a cui però nessuno degli ospiti – Dirigenti, Consigliera Città Metropolitana Caterina Greco, Sindaca di Settimo Elena Piastra - ha risposto. "Dagli interventi dei docenti - spiegano in un comunicato i lavoratori della scuola 8 Marzo - e dei genitori emergono chiaramente le motivazioni per cui questo dimensionamento “non s’ha da fare”, mentre si verificano azioni di disturbo che mirano a sabotare la riuscita dell’evento, rimandati puntualmente al mittente".
“Come si può fermare una scuola in crescita?” – domandano i docenti – “Il nostro istituto conta 878 alunni, presenta un trend in crescita nella iscrizioni da anni e un nuovo indirizzo in apertura, il Liceo Sportivo. Non si raggiungevano questi numeri dal 1995, perché dimensionare ora?”
Scaccia, dal tavolo della presidenza, ha ricordato, nelle conclusioni finali, che la partita è ancora aperta e ha chiesto (una richiesta caduta nel vuoto) pubblicamente che nel Consiglio comunale della prossima settimana venga approvato un ordine del giorno che rigetti il dimensionamento dei due istituti settimesi, comunicando che il comitato chiederà anche un incontro in Regione Piemonte.
“La nostra voce - continuano gli insegnanti - non è solo quella di un Istituto di Settimo Torinese, ma è la voce di ogni scuola a cui vengono chiesti numeri impossibili”.
“L’idea di una scuola con mille indirizzi, - conclude Scaccia - che si presenta alla città come un moderno outlet in cui tutti possono entrare e consumare ci fa orrore”.
Cristina Reinero, Preside Galileo Ferraris
Di tutt'altro avviso Cristina Reinero, Preside dell'Istituto Superiore Galileo Ferraris (e fino all'anno scorso reggente, quindi dirigente, anche all'8 Marzo). Lei si è espressa a favore della fusione delle due scuole.
"Ho sempre pensato - interviene - che il ruolo del dirigente fosse quello di lavorare per il bene della comunità. Ho vissuto vicenda da febbraio dello scorso anno. Mi dissero che non avevo abbastanza studenti, che quelli del serale non contavano. Ho subito capito che la mia scuola non avrebbe mai raggiunto 960 studenti, anche perché non ci sono neanche gli spazi per arrivare a quei numeri. Così mi è stata presentata la possibilità della fusione fusione. All'epoca ero reggente anche dell’8 marzo, quindi ho ascoltato".
La dirigente non risparmia qualche nota polemica nei confronti dei dei colleghi dell'8 Marzo.
"È strano - prosegue - perché per noi quelli dell'Istituto tecnico sono bravissimi e invece quando ero dirigente dell’8 marzo sentivo dire: “Eh beh sono del tecnico”. Noi, come scuola, abbiamo fatto un discorso sulla comunità educante di Settimo Torinese. Anche, perché, è bene dirlo: il rischio è che le scuole siano accorpate a plessi di Torino. Così i genitori dovrebbero andare a Torino per parlare con la Preside o fare pratiche. Il calo demografico c’è e quindi anche l’8 marzo sarà accorpato, dobbiamo ragionare come comunità educante di Settimo Torinese, non come singole scuole. Senza contare che l'8 marzo continua a chiudere indirizzi liceali mentre la maggioranza si iscrive ancora a licei".
Caterina Greco, consigliera della Città Metropolitana di Torino
Ad esporre i dati, nudi e crudi, che hanno portato al dimensionamento, ci ha pensato la consigliera della Città Metropolitana, Caterina Greco.
"Non c’è nessuna possibilità di crescita, - sentenzia - la riduzione degli studenti che prevediamo noi è di fonte Istat. Le previsioni parlano di un 12% calo su Torino, in queste zone, invece, è intorno al 25%. Dimensionamento, però, non significa chiusura. Chiariamo altre cose: il dimensionamento è stato fatto a Settimo perché c'era un'istituto favorevole. Dopo l'accorpamento, però, avremo un istituto con 1654 studenti, ci sarà la garanzia che la scuola non sarà toccata per i prossimi 20 anni. Senza contare che con più indirizzi l’istituto potrà dare un'offerta formativa più strutturata per Settimo".
La Sindaca di Settimo Torinese, Elena Piastra
Un po' "evasivo", alla fine, l'intervento della Sindaca Elena Piastra che ha sottolineato come la "colpa" del dimensionamento sia della Regione Piemonte, quindi del centrodestra che la governa.
"Abbiamo sentito - precisa - posizioni diverse. Credo, però, servisse ricostruire tutto il percorso. Su Settimo in 3 anni sono state chiuse 9 sezioni della scuola materna, c'è un 45% nati in meno, sono numeri che vedremo alle superiori in futuro. Nel dibattito ho sentito vari livelli, naturalmente noi come Comune siamo a favore degli investimenti sulla scuola e l'abbiamo dimostrato. Sul dimensionamento c’è una istruttoria di città Metropolitana e poi c’è la scelta regionale, Regione sarà chiamata a decidere. La richiesta di ridimensionamento spetta a Regione. Si andrà in Regione e vedremo cosa deciderà. La scelta può cambiare, non è vero che tutto è deciso, c’è, però, un'istruttoria che parte da un calo demografico che non possiamo sottovalutare".
Caterina Greco sembra esporre le sue perplessità alla Sindaca Elena Piastra
Secondo quello che è il calendario, il destino dei due istituti dovrebbe essere deciso entro il mese di novembre. Solo a quel punto sapremo chi ha vinto la "battaglia"... E, magari, conosceremo anche il pensiero dell'amministrazione comunale di Settimo.
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