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Il caso

Ma il Sindaco lo sapeva che il quartiere era totalmente abusivo?

I residenti sono stati multati la scorsa settimana

Ma il Sindaco lo sapeva che il quartiere era totalmente abusivo?

Il Sindaco di Venaria Fabio Giulivi

Siamo all'ennesima puntata della storia legata alla Variante 15 di Venaria Reale. Parliamo di un quartiere completamente abusivo per motivi di natura amministrativa (non ci sono problemi di sicurezza). Negli ultimi mesi è successo di tutto: persino la chiusura del supermercato (pure quello abusivo) presente all'interno dell'area.
La scorsa settimana, poi, i residenti hanno ricevuto una sanzione di una ottantina di euro da parte del Comune. 
Pareva che potessero stare lì, e invece non è così: abitare in una casa abusiva, e le case della variante 15 sono abusive, è un illecito amministrativo.
Nelle ultime ore i consiglieri di minoranza di Partito Democratico, Uniti per Cambiare e Movimento 5 Stelle e Sinistra Civica sono tornati a chiedere spiegazioni all'amministrazione.
"Continuiamo - scrivono - ad essere preoccupati rispetto a quanto sta accadendo sull’area della Variante15, dove è in corso il più grande intervento edilizio della Città. Fino ad oggi abbiamo avuto soltanto ricostruzioni parziali di quanto accaduto, scoprendo di volta in volta i provvedimenti adottati dell’Amministrazione comunale. L’ultimo ed improvviso, nei giorni scorsi, ha riguardato le sanzioni ai residenti.
Dall’esame di parte degli atti e da quanto dichiarato nelle sedi istituzionali, emerge un evidente ritardo dell’Amministrazione comunale ad intervenire in maniera tempestiva, dal momento che già nell’estate del 2022 sono state rilasciate le prime residenze e il conseguente possesso degli alloggi".
E qui le minoranza si domandano come sia possibile che l'amministrazione non sapesse nulla di nulla dei problemi...
"Ci chiediamo se, - proseguono dall'opposizione - già prima dell’estate 2022, non si fosse a conoscenza che la Convezione sarebbe stata disattesa in vista dell’imminente ingresso nelle abitazioni. Ci chiediamo come sia possibile che non fosse evidente, nei rapporti tra Consorzio ed Amministrazione comunale, che né le opere di urbanizzazione, né la quota di edilizia residenziale in affitto obbligatorio (obblighi della Convenzione) sarebbero state completate per tempo. Condizione necessaria affinché le segnalazioni certificate di agibilità presentate potessero produrre i propri effetti. Ci chiediamo come mai soltanto 9 mesi dopo, a partire da febbraio 2023, l’Amministrazione si sia accorta del mancato rispetto della Convenzione, con l’emissione, dopo il sopralluogo della Procura di Ivrea, degli atti di diniego dell’agibilità e di diffida all’utilizzo degli alloggi. Di questi e di altri quesiti, vorremmo che Sindaco e Giunta tornassero a riferire nelle sedi istituzionali, con documenti alla mano. Per capire quale sia la soluzione auspicata sia nell’interesse dei cittadini residenti che della Città".

Da quello che è emerso fino ad ora il Comune si ritiene non responsabile
della situazione perché ha ripetutamente respinto le richieste di agibilità per una convenzione firmata nel 2017 in cui i costruttori si impegnavano, oltre a garantire tutta la sicurezza e la costruzione degli appartamenti (cosa fatta), anche a completare tutta l’edilizia convenzionata (vincolandola alla concessione dell’agibilità… un accordo, secondo l'amministrazione, inusuale visto che di solito si vincola con un multa).

Ora parrebbe che una delle possibilità paventate dall'amministrazione potrebbe essere proprio la modifica della convenzione.

Facciamo un passo indietro, l'indagine... 

C'è un'indagine in corso sui nuovi appartamenti di Venaria: famiglie già residenti nonostante il cantiere attivo. Se ne parla da giorni e sono tanti quelli che hanno visto la presenza dei Carabinieri in Città (la scorsa settimana), proprio vicino alle nuove case.

In effetti qualcosa di concreto c'è. Un'indagine è stata avviata nei giorni scorsi a Venaria dalla Procura di Ivrea, in collaborazione con i carabinieri della Compagnia locale e i tecnici dello Spresal dell'Asl To3. L'obiettivo  è capire come mai un gruppo di famiglie sia già riuscito ad acquistare e abitare gli appartamenti della storica "Variante 15", nonostante il cantiere sia ancora attivo.

L'area della Variante 15

L'attenzione degli inquirenti si concentra sulla ricostruzione dei passaggi che hanno portato alla vendita degli immobili e alla concessione dell'abitabilità, nonché sulle possibili irregolarità legate alla situazione. Il sostituto procuratore Valentina Bossi, insieme ai tecnici dello Spresal, ha effettuato un sopralluogo nell'area della "Variante 15" al fine di valutare personalmente la situazione e ha emesso una serie di prescrizioni e accorgimenti.

La "Variante 15" è parte di una grande operazione edilizia che prevede la costruzione di 1.300 appartamenti, finanziata da un consorzio con diversi attori che hanno firmato una convenzione con l'amministrazione locale molti anni fa. La costruzione degli appartamenti rappresenta un importante investimento privato di svariati milioni di euro e darà vita a un nuovo mini quartiere di Venaria, situato tra via Petrarca, via don Sapino e corso Machiavelli, nella zona dell'ospedale recentemente realizzato.

La presenza delle famiglie all'interno degli appartamenti, nonostante i lavori ancora in corso, ha sollevato diverse domande sulle procedure seguite e sulla concessione dell'abitabilità. Gli investigatori hanno acquisito una serie di documenti al fine di chiarire come si sia giunti a questa situazione, in cui molte famiglie si sono già insediate nelle loro nuove abitazioni, magari accendendo anche mutui, mentre all'esterno sono ancora presenti mezzi da cantiere impegnati nella realizzazione delle infrastrutture previste.

Un nostro articolo del settembre 2017

Tra gli elementi che ancora devono essere completati figurano postazioni per car-sharing e bike-sharing, piste ciclabili e percorsi pedonali alberati, aree verdi integrate con spazi pedonali attrezzati, colonnine di ricarica per auto elettriche, un punto Smat, aree di parcheggio permeabili, illuminazione pubblica a basso consumo ed una rete wifi di quartiere. Tali infrastrutture sono fondamentali per il corretto funzionamento e l'abitabilità del nuovo quartiere.

L'operazione immobiliare in questione aveva già suscitato polemiche in passato in Consiglio Comunale, soprattutto riguardo alla reale necessità di un così grande numero di nuovi spazi abitativi per la città di Venaria. 

L'area è già finita agli onori della cronaca nel 2022 quando un incendio doloso distrusse un piccolo container che funzionava come ufficio di cantiere. Il responsabile non fu mai rintracciato.

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