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30 Settembre 2023 - 11:45
Non era un ragazzo come tutti, Alessandro.
Lui era uno di quei ragazzi che entrano nel cuore della comunità lasciando un segno, un'impronta. E poi un vuoto incolmabile.
Alessandro Gennaro era uno di quei ragazzi che una comunità la plasma con il proprio contributo, partecipando alle iniziative e lavorando per la loro riuscita. E a Casinette tutti lo conoscevano e ora tutti ne piangono la scomparsa.
Fin da piccolo aveva aiutato in Pro Loco senza mai far mancare il suo aiuto. E, nonostante abitasse ad Ivrea da qualche tempo, non aveva mai smesso. L'ultima volta era stato a giugno, in occasione della festa patronale di Sant'Antonio. Il ricordo del suo sorriso aperto e schietto mentre grigliava costine con il padre Franco è nel cuore dei cascinettesi.
Così il sindaco Davide Guarino che conosce Alessandro fin da bambino ed è vicino di casa della famiglia Gennaro: "Alessandro era un ragazzo eccezionale, disponibile con tutti, educato, gentile e sempre con il sorriso. Una famiglia, la sua, che deve essere di esempio per molti: unità, affiatata e pronta ad aiutarsi a vicenda.
In questo momento è difficile trovare parole, posso solo dire che è l’amico che tutti vorrebbero e l’amico che tutti dovrebbero avere".
Lunedì mattina 2 ottobre, alle 10, gli verrà dato l'ultimo saluto nella chiesa parrocchiale di Cascinette d'Ivrea.
Il rosario in ricordo del motociclista, invece, sarà celebrato domenica 1 ottobre alle ore 20.30 sempre nella parrocchia di Cascinette.
Aveva 31 anni anni, Alessandro, e la sua vita è stata spezzata domenica scorsa, 24 settembre, da un terribile incidente stradale lungo la pedemontana, a Parella, pochi chilometri da Ivrea. Era in sella alla sua moto, una Kawasaky Z1000, quando, diretto verso Castellamonte, si è trovato la carreggiata ostruita da una Kia Sportage condotta da un pensionato impegnato in una manovra di svolta a “U”, in un tratto di strada segnalato da doppia striscia continua.
L'impatto è stato violento. Il centauro non è riuscito ad evitare l'auto, già a centro carreggiata.
A chiamare i soccorsi è stato un motociclista che ha assistito alla scena dell'incidente.
"Mi aveva appena superato - ha dichiarato il testimone ai carabinieri - Mi aveva fatto il cenno di saluto che ci si scambia tra centauri. Un istante dopo si è trovato quel Suv di traverso davanti e non poteva fare nulla per evitarlo...".
Alessandro ha inchiodato. Si è ribaltato strisciando per una ventina di metri sull'asfalto. Infine ha centrato il Suv lato guidatore finendoci incastrato sotto.
Nei pressi della statale è atterrato l'elisoccorso del 118, una dottoressa ha cercato di rianimarlo con il massaggio cardiaco per ben tre volte, ma per il giovane motociclista non c'è stato niente da fare. Sul posto hanno operato anche i vigili del fuoco di Ivrea e Castellamonte.
Una morte assurda e per lui inevitabile.
Per far luce, la Procura di Ivrea ha aperto un'indagine per omicidio stradale affidata alla pm Elena Parato. I famigliari si sono rivolti all'avvocato Mattia Fiò del foro di Ivrea.
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