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Non sono le mamme delle loro gemelle: in Appello negato il diritto delle due donne

Antonella e Claudia sono state anche condannate a pagare circa 5mila di spese legali

Non sono le mamme delle loro gemelle: in Appello negato il diritto delle due donne

Madri di due gemelle, Antonella e Claudia hanno visto negarsi per la seconda volta il diritto a essere riconosciute entrambe genitori dei loro figli, nati tramite fecondazione eterologa in Spagna. La Corte di Appello di Torino ha infatti rigettato il ricorso, come previsto dalla legge che vieta l'accesso alla procreazione assistita per le persone dello stesso sesso, condannando inoltre la coppia a pagare quasi 5mila euro di spese giudiziarie.

"L'Italia si riconferma un Paese surreale, in cui l'ingiustizia regna sovrana e l'umana pietà, oltre che la difesa degli interessi dei minori, non trovano spazio - spiegano dal Circolo Mario Mieli - Uno Stato il cui sport nazionale è il commento delle sentenze dei tribunali, dato che leggi che tutelino i diritti di tutte e tutti continuano a mancare e non esiste alcuna volontà politica di porre rimedio alla situazione. La sentenza, come sempre in questi casi, suggerisce di ricorrere all'adozione; tuttavia si tratta del ripiego delle coppie dello stesso sesso che non possono vedere riconosciuta la madre intenzionale, nonché di una forma di discriminazione rispetto alle coppie etero, del tutto esenti da questi ostacoli normativi".

(FOTO D'ARCHIVIO)

"La comunità Lgbtqia+ non può continuare ad assistere al balletto dei tribunali e delle sentenze. Esigiamo quanto prima una legge che equipari tutte le famiglie, qualunque sia l'orientamento e l'identità di genere dei genitori - commenta Mario Colamarino, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli.

MARIO COLAMARINO

"L'assurdità del caso di Antonella e Claudia, oltre alle spese che dovranno sostenere le due donne, è che il tribunale ha platealmente ignorato come la Corte Costituzionale abbia indicato come inadatto l'istituto dell'adozione in casi particolari per proteggere i minori nati all'estero tramite procreazione assistita: a ingiustizia si aggiunge quindi ingiustizia. Il governo e il Parlamento non possono continuare a ignorarci e come comunità Lgbtqia+ faremo di tutto affinché siano la legge cominci a tutelare le famiglie arcobaleno".

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