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Dal calamaio alle email: il 9 ottobre si celebra la giornata della posta

La World post day, è proclamata per la prima volta a Tokyo nel 1969

GIORNATA MONDIALE DELLA POSTA

GIORNATA MONDIALE DELLA POSTA 9 OTTOBRE

Dai papiri scambiati tra i faraoni fino ad arrivare alle PEC per comunicare con la Pubblica Amministrazione sono cambiate le esigenze, le tecnologie e il formato dei contenuti per la corrispondenza  ma non gli scopi: mettere in contatto in maniera sempre più tempestiva un mittente ed un destinatario separati nello spazio.

La Gionata mondiale della posta, conosciuta anche come World post day, è proclamata per la prima volta nel 1969 durante il Congresso UPU tenuto a Tokyo. Da quel giorno la ricorrenza si celebra ogni anno, con lo scopo di sottolineare l’importanza di questo servizio. Indubbiamente prima del 1874 esistevano primitivi sistemi di consegna. Già in passato le persone si scambiavano lettere, che venivano poi consegnate a piedi o a cavallo da messaggeri fidati. Indubbiamente prima del 1874 esistevano primitivi sistemi di consegna.

E la Giornata internazionale della posta è un’occasione per ricordane alcuni. A inventare la prima forma di “posta” furono gli Egizi. In Egitto sono stati rinvenuti involucri di argilla contenenti corrispondenza tra i faraoni e i principi di Babilonia e Mesopotamia. 3.200 anni fa, dunque, i faraoni intrattenevano già una corrispondenza attraverso papiri che viaggiavano sul Nilo.  

 

Storicamente gli antichi Romani furono i primi grandi costruttori di strade. Ciò permise loro di dare inizio ad un servizio postale molto efficiente per l’epoca. L’attività assumeva nomi diversi in base ai corrieri, i quali, supervisionati da funzionari di fiducia, garantivano un servizio regolare. Con l’imperatore Costantino il servizio si perfezionò, grazie al ruolo dei praefectus vehiculorum. Fu introdotto l’uso di cavalli, molto più forti e veloci. Tuttavia si trattava di sistemi vincolati ai goveEni di appartenenza, e ciò valse per molti secoli.  In epoca medioevale la posta era un servizio riservato esclusivamente ai re, ai principi, ai grandi feudatari e alla Chiesa, la corrispondenza tra privati era occasionale.

Le università ed i monasteri, centri del sapere del tempo, avevano proprie reti di messaggeri. Nello specifico, la posta monastica era la più efficiente ed aveva una particolarità propria anche delle moderne e-mail: le risposte ad ogni missiva venivano cucite in calce a quella originale.


 

Alla fine del Trecento prese il via la prima "rivoluzione postale" che iniziò a dare delle regole al servizio postale: contribuì ad istituire dei "corrieri ordinari", che partivano cioè in giorni prefissati, e portò all'introduzione delle stazioni di posta per il cambio dei cavalli. Dei veri e propri "uffici postali", dunque, che divennero efficientissimi grazie alla capillarità con cui erano diffusi. Nel Quattrocento la Posta si diffuse in tutta Europa, a vantaggio sia dei signori che dei privati. Il nuovo sistema “postale” si dimostrò strategico, tanto che dal Cinquecento anche imperatori, re, papi e duchi ne colsero il valore, inventandosi il cosiddetto jus postale, il diritto di trasportare la posta. A quei tempi infatti anche le strade e i fiumi erano proprietà reale; di conseguenza solo al re spettava il diritto di utilizzarli anche per il trasporto di lettere e merci.

Poi dal 1600 le Nazioni iniziano a consentire lo scambio di missive con Paesi stranieri. 

La posta moderna è molto più recente e risale circa al 1800, quando, nelle maggiori città del mondo,  venne coniato un sistema di posta rapida, la cosiddetta posta pneumatica, grazie all'aria compressa, attraverso una fitta rete di tubi sotterranei, il messaggio veniva letteralmente sbalzato dalla cassetta postale di immissione agli uffici di smistamento.  Nel 1837 ecco la la riforma postale inglese, grazie alla quale il vecchio sistema costoso e inefficiente veniva sostituito da un sistema rivoluzionario, che prevedeva pagamento anticipato di una tariffa e un costo uguale per tutto il regno. Non solo, consentiva inoltre di  spedire le lettere senza passare per l’ufficio postale. A tale scopo vennero ideate la busta postale e il francobollo, che certificava il pagamento anticipato della corrispondenza. 

   

  

In Italia, nel 1917 venne inaugurato il servizio di posta aerea e negli anni venti iniziò il trasporto su mezzi gommati che potevano eseguire lunghi percorsi anche non serviti dalle ferrovie. Gli eventi bellici della seconda guerra mondiale, però, costrinsero ad un'ampia ricostruzione delle infrastrutture e fu necessario attendere il 1967 per un’altra rivoluzione, la nascita del codice di avviamento postale. Nell’ottobre del 1971 Ray Tomlinson inviò il primo messaggio di posta elettronica utilizzando un programma che aveva lui stesso sviluppato. Per vedere i primi servizi di posta elettronica come li conosciamo adesso si dovrà, però, aspettare il 1992 con il debutto di Microsoft Outlook. Nel 1996 toccherà ad Hotmail, mentre l'anno successivo a Yahoo Mail.  È nel 2005 che la Posta Elettronica Certificata prende forma, diventando ciò che è oggi, un’e mail con lo stesso valore di una raccomandata con avviso di ricevimento.  Uno strumento che fornisce la prova di data ed orario di invio, ricezione del messaggio ed integrità del contenuto, perché lo rende immodificabile. Strumenti come la PEC stanno portando un grosso contributo alla Digital Transformation.

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