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Peculato in Comune: chiuse le indagini il sindaco spiega perché ha denunciato il suo vice Tentarelli

La vicenda riguarda la nuova area parcheggio del Lago Sirio, la sbarra sempre guasta e una gestione degli incassi non autorizzata e anomala

Peculato in Comune: chiuse le indagini il sindaco spiega perché ha denunciato il suo vice Tentarelli

Peculato in Comune. Chiuse le indagini sul vicesindaco Maurizio Tentarelli, il sindaco, Fiorentini, spiega cosa lo ha spinto, un anno fa, a denunciare.

MAURIZIO TENTARELLI EX VICESINDACO

"Tutto è nato - racconta - nel 2022 quando è stato attivato il nuovo parcheggio auto davanti al Ristorante "Il Sole". Dopo una serie di continui problemi, nel maggio 2022 a seguito dell'ennesimo blocco della sbarra del parcheggio, ho chiesto alla Polizia Municipale di indagare per verificare le ragioni del problema".

Sono stati quindi sentiti i volontari del Servizio Civile che, attivi da circa un anno e coordinati da Tentarelli, presidiavano l'adiacente area camper per l'accoglienza e la fornitura di informazioni turistiche ai camperisti.

L'AREA CAMPER

"Dai loro racconti - spiega il sindaco - si sono chiariti alcuni dei motivi dei blocchi del parcheggio auto ma, soprattutto, sono emersi comportamenti nella gestione dell'area camper non autorizzati ed anomali".

Tutto ciò spinge Fiorentini ad andare a fondo: "La Polizia Municipale ha provveduto immediatamente ad un'ispezione della roulotte, in uso ai volontari e a Tentarelli, nella quale erano conservati i materiali per la gestione dell'area camper. L'ispezione ha portato al sequestro di un numero cospicuo di ricevute di pagamento ed altro materiale".

Le ricevute erano relative principalmente ad incassi in contanti per il parcheggio di auto all'interno dell'area camper e
incassi in contanti per un il raduno di camper di metà maggio 2022.

Per il pagamento delle soste auto all'interno dell'area riservata ai camper si è rilevato che le auto venivano autorizzate impropriamente a parcheggiare all'interno dell'area e le ricevute per il pagamento in contanti della sosta venivano rilasciate dai volontari del Servizio Civile insieme a Tentarelli.

"In particolare - precisa Fiorentini - per quanto riguarda il raduno dei camper si è rilevato che i camper sono entrati nell'area senza registrazione per l'obbligatoria comunicazione dei dati dei camperisti alla Questura. Inoltre, il pagamento della sosta è stato richiesto per lo più in contanti con raccolta effettuata anche da persone esterne al Comune".

IL SINDACO MAURIZIO FIORENTINI

Peccato che di quei soldi il sindaco non ne sapesse un bel niente.

"Fino a quel momento - dichiara il sindaco Fiorentini - dopo circa un anno di gestione del servizio civile presso l'area camper, nessun versamento di contanti era stato effettuato alla Ragioneria del Comune".

Nessuna autorizzazione

"Inoltre - continua il sindaco - nessuna autorizzazione è mai stata rilasciata a Tentarelli nè in forma scritta nè verbale per la gestione di un parcheggio auto all'interno dello spazio per la sosta camper così come mai è stato autorizzato ad organizzare il raduno dei camper nella forma in cui è avvenuto".

Insomma, stando a quanto dichiaro dal sindaco anche alla magistratura, la Giunta, i Consiglieri e i dipendenti comunali non erano a conoscenza di come Tentarelli gestisse l'area in quanto si era certi che l'impegno suo e dei volontari del servizio civile fosse finalizzato esclusivamente ad una accoglienza dei camperisti con l'obiettivo della promozione turistica del territorio.

"Considerato che tutto quanto riscontrato portava ad ipotizzare possibili reati, insieme all'Ispettore Amato della Polizia Municipale, ho richiesto un incontro urgente in Procura alla D.ssa Viglione".

LA PROCURATRICE CAPO DI IVREA, GABRIELLA VIGLIONE

Nell'incontro, subito concesso, è stato consigliato al Comune di presentare formale denuncia e, contemporaneamente, di provvedere a togliere ogni delega al vicesindaco per evitare il proseguimento delle attività oggetto di denuncia.

Scoppia un terremoto politico in Comune

Il Sindaco, insieme all'Ass. Roberta Benetti e al Capogruppo Emiliano Iannone ha quindi incontrato e chiesto al vicesindaco Maurizio Tentarelli di rimettere spontaneamente le deleghe specificando che ciò avveniva per suoi motivi personali. Questo, viste le indagini in corso, per evitare di dover prendere un provvedimento ufficiale di revoca da parte del Sindaco che avrebbe comportato il dover specificare pubblicamente le ragioni della decisione.

Subito dopo l'area camper è stata chiusa per alcune settimane per consentire l'installazione di un impianto di videosorveglianza e per verificare il corretto funzionamento di tutti gli apparati.

"Dopo aver rimesso formalmente le deleghe Tentarelli ha consegnato spontaneamente una somma in contanti che, a suo dire, corrispondeva agli incassi per il raduno camper e per la sosta delle auto - racconta il sindaco -. La somma consegnata risultava tuttavia non corrispondente alle ricevute sequestrate".

Le indagini coordinate dalla Procura hanno permesso di acquisire tutta la documentazione in possesso del Comune relativa alla gestione dell'area camper riscontrando cosa era o meno autorizzato e quanto era o meno regolarmente contabilizzato in merito agli incassi dell'area sia nella forma elettronica che in quella in contanti.

Dall'esame del materiale sequestrato, dalla documentazione e dalle testimonianze acquisite la Procura ha ravvisato il possibile reato di peculato per Maurizio Tentarelli e altre due persone che non hanno alcun legame con il Comune di Chiaverano.

LA PROCURA DI IVREA STA INDAGANDO

"L'accertamento dei fatti e ogni eventuale conseguenza penale è compito della Magistratura" commenta Fiorentini che poi aggiunge: "Da parte nostra siamo umanamente molto dispiaciuti per quanto successo".

Il sindaco precisa: "Un amministratore pubblico ha il dovere di operare sempre nel pieno rispetto dell'art. 54 della Costituzione: "I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore".

"Nell'ipotesi di accertamento dei fatti contestati dalla Procura, risulterebbe inaccettabile, sia dal punto di vista legale che da quello morale, l'operato di un vicesindaco che avesse gestito beni pubblici, pertanto di tutti i cittadini, come se fossero di sua proprietà, così come sarebbe inaccettabile se avesse gestito denaro senza alcuna autorizzazione".

La delega ad un legale per difendere l'Ente

"Pertanto, il Comune di Chiaverano ritiene che questa vicenda costituisca un grave danno d'immagine oltre che un possibile danno erariale e, pertanto, ha affidato all'Avv. Marco Pinato il compito di tutelare il Comune in ogni sede per il risarcimento dei danni subiti".

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