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27 Settembre 2023 - 17:04
Il Castello di Montalto Dora
Il castello di Montalto Dora, uno dei simboli più belli del Canavese, è in vendita.
La proprietaria, una facoltosa signora romana, ha affidato la trattativa alla Romolini Immobiliare di Anghiari, provincia di Arezzo. Si tratta di un'agenzia che si occupa delle trattative per la compravendita di ville e appartamenti di lusso, ma anche castelli, come nel caso di Moltalto o di Vincigliata, alle porte di Firenze.
"Devo dire che mi è spiaciuto, quando l'ho saputo - dichiara il sindaco Renzo Galletto -. La proprietaria è sempre stata molto disponbile per quel che riguarda le aperture al pubblico e il Castello rappresenta un fiore all'occhiello per tutto il territorio. Per la Festa del Cavolo Verza che si terrà dal 24 al 26 novembre è prevista la prossima apertura al pubblico del Castello".
La cifra sfiora i 5 milioni di euro. La richiesta, infatti è di 4850mila euro per un maniero senza giardino e senza piscina (come specificato nella dettagliata tabella dell'agenzia), costruito sulla cima del monte Crovero, tra il Decimo e l’Undicesimo Secolo. Siamo intorno all'anno mille. All'epoca non si badava ai confort, ma alle fortificazioni.
Non sfugge che il video per promuoverne la vendita, sia girato in lingua inglese, indicando che già si guarda all'estero per trovare un acquirente.
Il castello (2.030 mq, 9 camere e 11 bagni) si struttura su vari piani sfalsati che seguono l’andamento dello sperone roccioso sottostante e si snodano attorno a un grande cortile centrale pavimentato (oltre 400 mq).
L'aspetto è cambiato con il trascorrere dei secoli, adeguandosi alle mode e alle esigenze dei proprietari. Passò nei possedimenti di varie famiglia della zona, fino al conte Severino dei baroni di Casana che per primo avviò alcune opere di recupero e ristrutturazione dell’edificio.
Per il progetto vennero convocati due dei grandi esperti nel settore all’epoca, gli architetti Carlo Nigra e Alfredo de Andrade (autore tra gli altri del restauro dei castelli di Pavone Canavese, Saluzzo, Verrès, Fénis…)
Abbandonato per molti anni, il castelLo cadde in rovina e solo negli anni Sessanta furono intrapresi nuovi interventi di recupero, consolidamento e valorizzazione dell’edificio, un processo durato circa vent’anni ma che ha permesso di restituire al castello la sua completezza.
Oggi il castello si presenta come un quadrilatero (circa 180 m di perimetro) con quattro torri circolari agli angoli. Il mastio quadrato permetteva di avere una visione completa dei laghi d’Ivrea e garantiva il controllo sulla valle.
I saloni interni della fortezza sono stati tutti ristrutturati mantenendone pressoché inalterato l’aspetto ripristinato dal De Andrade. In anni recenti, lavori di manutenzione frequenti hanno permesso di preservare il castello in ottimo stato. Questi interventi hanno ripristinato ovunque necessario gli intonachi interni, i pavimenti in coccio pesto, pietra e legno che caratterizzavano originariamente il castello.
I piani superiori dell’edificio, in particolare, mostrano ancora tutti i tratti tipici delle dimore signorili: pavimenti in legno, travi in legno decorate, soffitti a cassettoni, camini monumentali in pietra incisa, mobilio d’epoca e tanti piccoli dettagli che contribuiscono al fascino dell’edificio.
Dalla torre quadrata si può ancora oggi accedere allo splendido camminamento che corre tutto attorno al castello. Ristrutturato dal De Andrade, il camminamento mantiene praticamente intatto l’aspetto del XIV secolo, con pavimentazione continua e caditoie difensive, e offre un panorama straordinario sul paesaggio circostante. Le torri circolari sono accessibili dal camminamento e tramite scala si può raggiungere la cima di ognuna di esse.
Al piano più basso si trovano le antiche cantine, con soffitti in legno e pavimenti in pietra: in questo locali sotterranei è ben visibile la roccia a cui è ancorato il castello. Al piano terra, tutto attorno al cortile pavimentato centrale, si trovano invece varie sale e saloni, una sala da pranzo con cucina, servizi igienici e un ufficio. Quest’ultimo locale doveva in passato fungere da posto di guardia, trovandosi proprio a ridosso del portone principale del castello.
In posizione leggermente rialzata, sopra la cucina e al primo livello della torre quadrata, si trovano invece due camere con bagno en-suite (entrambe accessibile da una scala esterna direttamente dal cortile del castello).
Salendo al piano nobile troviamo poi un grande salone con camino, una sala d’angolo sempre con camino, tre camere con bagno privato (una di queste nella torre quadrangolare) e due grandi biblioteche con annessa sala lettura.
Al secondo piano trovano posto tre soggiorno/salotti e tre camere con bagno en-suite (una situata sempre all’interno della torre quadrangolare).
Infine, salendo ancora all’interno della torre quadrangolare, si raggiunge l’ultima camera, sempre con bagno en-suite, che gode di una vista spettacolare sulle montagne e le valli circostanti.
In un angolo del cortile principale si trova poi la cappella medievale (90 mq) con affreschi risalenti al XV secolo e la relativa torre campanaria.
In un angolo del castello, accessibile tramite scala da un cortile secondario, si trova l’alloggio del custode (75 mq, 2 camere e 2 bagni), strutturato su due piani e composto di soggiorno con cucina e bagno al livello inferiore, due camere e bagno al livello superiore.
Un secondo castelletto (220 mq) si trova a breve distanza dal castello principale ed è costituito da vari locali attualmente usati come deposito che si affacciano su una spaziosa corte interna. Questo edificio era probabilmente usato in passato come alloggio per gli ospiti in visita al castello.
In posizione defilata sotto il castello si trova poi una vecchia cascina (110 mq) da ristrutturare e strutturata su due piani che vengono attualmente usati come depositi. Trovandosi lungo il pendio, l’edificio presenta accessi diretti a entrambi i livelli.
Il castello si avvolge attorno a un bellissimo cortile pavimentato di circa 400 mq che risulta molto adatto per eventi, convegni, cerimonie e rievocazioni. Un altro cortile, più piccolo, si trova invece tra il castello vero e proprio e l'abitazione del custode. Da qui una scala sale nella graziosa abitazione.
Tutto attorno al castello si stendono poi circa 6,6 ettari di terreno, coperti in varia misura da prati, campi e boschi rigogliosi che scendono lungo il fianco della collina.
Particolarmente caratteristico è il viale di accesso alla fortezza che serpeggia lungo il fianco della montagna a partire da una comoda area parcheggio situata poco sotto il castello vero e proprio. Il percorso, racchiuso da mura merlate con camminamento, prosegue in salita fino al portale principale del castello che dà accesso al cortile.
Il castello sorge in cima al monte Crovero, dove già in epoca romana doveva esistere un qualche insediamento. Tra il X e l’XI venne costruito il castello vero e proprio che attorno al 1000 era costituito da una torre fortificata con un muro che cingeva alcune abitazioni e una cappella dedicata ai tre santi Efisio, Marco ed Eusebio. Nel 1141 il castello era registrato come possedimento dei Vescovi d’Ivrea.
L’importanza del castello nel medioevo era dovuta al suo posizionamento lungo la Via Francigena e sulla strada che collegava Ivrea alla Valle d’Aosta.
Nel 1344 l’edificio passò alla famiglia Savoia che ne seppe sfruttare l’ottimo posizionamento per espandere i propri domini nella zona. Sempre i Savoia attuarono alcuni interventi di ricostruzione e ampliamento del castello, che acquisì quindi grossomodo la sua impostazione attuale.
Agli inizi del Quattrocento il castello fu concesso in uso ai De Jordano che continuarono ad ampliare la fortezza, costruendo anche la cappella castrense con campanile visibile tutt'oggi.
Nel 1641 il castello subì il più violento degli assedi e, dopo la capitolazione, gli interni dell’edificio furono spogliati e semidistrutti dai conquistatori guidati dal D’Harcourt.
Il castello passò nei possedimenti di varie famiglia della zona, fino al conte Severino dei baroni di Casana che per primo avviò alcune opere di recupero e ristrutturazione dell’edificio.
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