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27 Settembre 2023 - 13:13
“Il mare è pericoloso, resta in Senegal”: la canzone della Regione contro i migranti clandestini
Gestire l'immigrazione? Fare politiche per controllare il fenomeno? No, la Regione Piemonte ha finanziato una "bella" canzoncina per invitare i senegalesi a restare a casa loro. Sembra quasi una barzelletta e invece è tutto vero. L'idea è questa: non serve il blocco navale, bastano le canzoncine fighe per far restare gli immigrati a casa loro.
Nelle ultime ore la canzone sta girando sui social. La Regione Piemonte, infatti, per tramite del proprio assessorato alla Cooperazione Internazionale, avrebbe finanziato la realizzazione della canzone, molto trasmessa da radio e tv senegalesi, per invitare potenziali migranti a restare nel proprio Paese.
Siamo all' “Aiutiamoli a casa loro” messo sotto forma di canzone. Uno slogan politico che negli ultimi anni abbiamo sentito spesso ripetere.
La canzone in questione si intitola “Teki fi menane na nek” (ovvero “Realizzarsi qui è possibile”), è interpretata dal gruppo locale “Masse 36” ed è proprio finalizzata ad invitare i giovani africani a stare a casa loro.
Il testo della canzone, realizzato da artisti senegalesi, spiega che “La vita è preziosa, il mare pericoloso” e che molti giovani sono morti sui barchini che navigano verso l'Italia. “Sei intelligente, coraggioso, hai la volontà. Anche se altri hanno avuto fortuna, chiedi quanti di loro sono rimasti lì, quanti sono stati respinti, quanti sono andati lì senza la possibilità di tornare a casa”.
Nella puntata di DiMartedì del 26 settembre i comici Luca e Paolo si sono divertiti a prendere in giro la Regione, proprio a partire da questa canzone.
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"Secondo Salvini gli immigrati - ironizzano i comici - vengono qui perché sono ricchi e vogliono rompere le balle a noi. Qualcuno questa cosa l’ha presa sul serio, Regione Piemonte ha finanziato una canzone trasmessa dalle Radio senegalesi che dice “realizzarsi qui è possibile”, l’obiettivo è rimanere in Senegal. Tutte robe che secondo la Regione Piemonte un giovane senegalese le ascolta e dice “Cazzo vado a fare a Parigi, resto qui nei campi”. Non è la prima volta che sentiamo qualcosa del genere, negli anni 70 il Veneto fece una canzone per convincere i terroni a rimanere al sud, si chiamava 'Resta a Surriento'".
La clip è dedicata "a tutti i giovani che hanno tentato di emigrare illegalmente" ed è stata realizzata nell'ambito di un bando ministeriale per la realizzazione di progetti internazionali, al quale aveva partecipato l'allora giunta di centrosinistra di Sergio Chiamparino.
Il progetto complessivo - finanziato con 300mila euro - ha permesso la creazione in Senegal di 52 piccole aziende, che hanno coinvolto 800 giovani. All'interno dello stesso bando era anche prevista la possibilità, oltre ad offrire percorsi di formazione, di realizzare un progetto di comunicazione.
Nel 2019, dunque, cambia la giunta regionale ed ecco che arriva l'idea magnifica: perché non fare una bella canzone per dire agli immigrati di stare a casa loro?
E la giunta di Alberto Cirio, nello specifico l'assessorato alla Cooperazione internazionale diretto dal meloniano Maurizio Marrone, ci si è buttata a capofitto.
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