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Il caso

E la destra se la prese... col direttore del Museo Egizio!

Scoppia il caso dopo la polemica dell'assessore Marrone

Il Museo Egizio punta al patrimonio Unesco

Sulla guida del Museo Egizio è scontro. Il direttore Christian Greco finisce nel mirino della destra, ma il consiglio di amministrazione del museo, le istituzioni locali, il mondo degli egittologi si schierano compatti in sua difesa.

Ad accendere la polemica è l'assessore Maurizio Marrone di Fratelli d'Italia, che in un'intervista al Corriere della Sera, afferma: "Non confermerei Greco. Ha doti manageriali non comuni, ma ritengo esistano figure potenzialmente più qualificate che sono state penalizzate non dico per la direzione, ma addirittura per un posto nel cda del museo".

Non è la prima volta che Fratelli d'Italia attacca Greco. Lo aveva già fatto nel 2018 quando protagonista dello scontro era stata l'attuale premier Giorgia Meloni che aveva protestato per l'iniziativa del direttore di offrire un biglietto gratis alle coppie di lingua araba.

Maurizio Marrone

"Non replico nulla, non faccio politica, mi dedico all'antico e non alla contemporaneità. Sono un egittologo e lo rimarrò anche se dovessi andare a servire cappuccini in un bar di Porta Nuova", commenta Greco, impegnato nella presentazione del progetto che riunisce le collezioni fotografiche degli archivi sugli scavi dell'Egizio.

"Ho già detto che mi piacerebbe che il direttore fosse invisibile, che parlasse la sua squadra. Oggi abbiamo una squadra di 70 persone, un museo che scava in Egitto, stiamo lavorando per il bicentenario. Il direttore può essere utile, ma non è indispensabile, l'istituzione va avanti. Qui ci sono oggetti che hanno una vita media di 3.500 anni. Andiamo avanti, il Museo Egizio va avanti. I direttori passano, il museo rimane qui da 200 anni".

Il direttore Greco

Si schiera al suo fianco il consiglio di amministrazione del museo che ricorda come "in base all'articolo 9 dello statuto la nomina e revoca del direttore spetta esclusivamente al consiglio di amministrazione" ed esprime all'unanimità "totale fiducia" a Greco.

Il direttore dell'Egizio incassa anche "il massimo supporto della comunità scientifica" in una lettera aperta firmata da 92 egittologi italiani, membri del Comitato Scientifico del Museo Egizio, Tine Bagh per conto del Comité international pour l'égyptologie e Tarek Tawfik, presidente dell'Associazione Internazionale degli Egittologi.

Anche sul fronte politico si schierano tutti con Greco. Chiara Appendino, deputata del M5S, in un'interrogazione per chiede di intervenire al ministro Gennaro Sangiuliano. Convergono tutti - compresa l'assessora regionale alla Cultura del Piemonte, Vittoria Poggio che pure è di centrodestra - che si tratta di un'opinione personale anche perché Marrone non ha una delega che giustifichi un suo intervento sul tema.

"Christian Greco è un manager di grande competenza e valore come dimostrano i risultati raggiunti dal Museo Egizio", osserva Poggio. "Stiamo parlando di uno dei musei più importanti al mondo, di uno dei direttori più importanti al mondo che sta lavorando, e meglio non si può fare, per preparare un evento mondiale e la città sarà al suo fianco. Occupiamoci di questo", afferma l'assessore comunale alla Cultura, Rosanna Purchia.

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