Cerca

Sanità

Non si trova il farmaco Creon. Ecco che cosa fare...

In Piemonte c'è una soluzione. L'ha spiegata l'assessore regionale alla sanità Luigi Genesio Icardi

Non si trova il farmaco Creon. Ecco che cosa fare...

Duro il destino dei malati di fibrosi cistica che si vedono privati del diritto alla continuità terapeutica. L’unico preparato a base di enzimi pancreatici disponibile in Italia nel trattamento della fibrosi cistica, il Creon, prodotto dalla casa farmaceutica Mylan, non si trova in circolazione.

Il Creon, per intenderci, non ha equivalenti ed è indispensabile per la vita dei pazienti, in quanto svolge le funzioni degli enzimi pancreatici, che nelle persone malate di fibrosi cistica sono estremamente ridotte o nulle. Pertanto, il Creon deve essere assunto ad ogni pasto e, naturalmente, non può essere interrotto neanche per un periodo limitato.

"Il farmaco Creon, sia nel dosaggio da 10.000 UI (unità internazionali) che da 25.000 UI, è attualmente in distribuzione contingentata, a causa delle elevate richieste che pervengono al titolare, e lo sarà per tutto il 2023 - ha spiegato oggi l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, rispondendo a un’interrogazione -  L’ufficio competente di Aifa ha segnalato, per le vie brevi, che il titolare AIC (Autorizzazione all’Immissione in Commercio) ha confermato comunque la disponibilità del medicinale. In tali casi, in cui la carenza del medicinale non è totale e la distribuzione delle confezioni disponibili è controllata, le farmacie sul territorio aperte al pubblico dovrebbero contattare il titolare AIC tramite gli appositi servizi di SOS per verificare la disponibilità del prodotto e la possibile fornitura», 

Luigi Genesio Icardi, assessore regionale alla sanità

 «Nel caso in cui il farmaco risultasse irreperibile presso le farmacie aperte al pubblico – informa l’assessore Icardi -, le Aziende sanitarie regionali sono state invitate, su richiesta dell’assistito, ad erogare direttamente lo stesso il farmaco prescritto in osservanza delle vigenti disposizioni in materia, anche attivando, se necessario, una procedura di importazione di un medicinale analogo commercializzato all’estero al fine di garantire la continuità terapeutica ai pazienti».

 

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori