AGGIORNAMENTI
Cerca
Il caso
02 Settembre 2023 - 16:50
L'ingresso dell'ex poligono Militare, a Lombardore
La Prefettura di Torino sta valutando la possibilità di realizzare un nuovo hub permanente per l’accoglienza dei migranti, in sostituzione dell’attuale sistemazione temporanea in via Traves a Torino, la cui convenzione con il Comune scadrà a fine settembre.
Le due aree candidate per questa iniziativa sono l’ex caserma Mardichi di via Bologna, situata tra Regio Parco e Barriera (a Torino), e la piazza d’armi dell’ex poligono militare della Vauda, tra San Francesco al Campo e Lombardore, entrambe di proprietà del Demanio militare.
Di che si tratta? Di riportare all’onor del mondo un’area fino a poco tempo fa destinata alle esercitazioni militari. In gioco complessivamente quasi 400 ettari.
L’obiettivo principale è creare una struttura stabile e ben organizzata, con una capacità di accoglienza aumentata, che possa ospitare tra le 300 e 400 persone.
Tra le due opzioni, l’ex caserma Mardichi sembra essere la scelta più concreta, in quanto beneficia della vicinanza al comitato torinese della Croce Rossa, che continuerà a gestire l’hub in base a un accordo nazionale.
Questa struttura sarebbe ubicata nella porzione dell’edificio che si affaccia all’angolo tra le vie Cimarosa e Monteverdi (a Torino), garantendo una buona accessibilità per le cooperative sociali operanti nella provincia.
L’alternativa è rappresentata dal terreno dell’ex poligono militare della Vauda, situato vicino all’aeroporto di Lombardore. Gli esperti della Croce Rossa hanno effettuato rilievi e trasmesso le loro relazioni alla Prefettura per valutare la fattibilità di questa opzione.
L'ingresso dell'ex poligono militare
L’hub futuro sarà progettato per essere operativo tutto l’anno e per gestire qualsiasi tipo di emergenza.
La realizzazione dell’area sarà affidata a un’azienda specializzata nella costruzione di tensostrutture in tutta Europa, con un tempo di esecuzione previsto di non più di venti giorni lavorativi dalla concessione dell’appalto.
Il funzionamento sarà simile a quello di via Traves a Torino ma molto più strutturato, consentendo una permanenza più lunga rispetto alla media attuale di 4-5 giorni.
Ciò darà la possibilità agli operatori e ai volontari di smistare con calma gli arrivi nei Centri di accoglienza straordinaria (Cas) della provincia, man mano che si liberano posti.
La struttura sarà dotata di tutti i servizi necessari all’accoglienza, compresi un’area dormitorio, un refettorio, un’infermeria e un’area amministrativa, oltre a spazi per docce e bagni.
Si sta anche valutando l’ipotesi di distaccare due funzionari di polizia in loco per svolgere le pratiche sull’immigrazione, attualmente gestite negli uffici di via Grattoni e in corso Verona (a Torino).
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.