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29 Agosto 2023 - 16:23
Il blocco alle auto Diesel Euro 5 dovrebbe scattare dal 15 settembre prossimo
Si terrà domani, e non oggi come era emerso in un primo momento, la riunione tecnica voluta dal Consiglio dei ministri di ieri per scongiurare lo stop ai veicoli diesel euro 5 in Piemonte dal prossimo 15 settembre.
Saranno coinvolti gli esperti dei dicasteri dei ministri Matteo Salvini (Infrastrutture), Gilberto Pichetto (Ambiente) e Raffaele Fitto (Affari europei).
"Il Consiglio dei ministri - è stato spiegato nel comunicato di Palazzo Chigi al termine della riunione di ieri - valuterà gli approfondimenti che sono stati demandati alla sede tecnica, tra i Ministeri competenti".
"Come ha dichiarato il nostro vicepremier Matteo Salvini, e come stabilito nella seduta del Consiglio dei ministri, ci saranno urgenti approfondimenti tecnici per spostare la data dell'adempimento e per sospendere la misura. In questo modo eviteremo di danneggiare centinaia di migliaia di famiglie e lavoratori piemontesi". Aggiunge in una nota Alberto Preioni, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale del Piemonte.
"Come Città di Torino ci atteniamo alle decisioni che vengono prese dalla giunta regionale”, spiega il sindaco del capoluogo piemontese Stefano Lorusso.
Stefano Lorusso sindaco di Torino
Ma intanto, però, in tutto il Piemonte c’è fermento, preoccupazione, ansia.
Si organizzano manifestazioni e si lanciano appelli.
Il Coordinamento Piemonte per i Diritti Umani organizza, ad esempio, per il 14 settembre, dalle ore 17, una mobilitazione regionale davanti al Palazzo della Regione Piemonte a Torino contro il divieto di circolazione degli euro 5.
“Cesserai di vivere. Potrai solo sopravvivere - si legge nel manifesto che annuncia l’iniziativa -. Non potrai più circolare liberamente e sarai guardato a vista. Dovrai utilizzare i mezzi pubblici ma sono insufficienti e saranno rincarati. Sarai costretto a sostituire la tua vettura anche se nuova. Potrai acquistare una splendida ‘esplosiva’ auto elettrica… Impediamo questo scempio!”.
Il manifesto che annuncia la manifestazione del 14 settembre
E da Rondissone, in provincia di Torino, la consigliera comunale Barbara Squillace, già candidata sindaco, infermiera all’ospedale di Chivasso e in prima fila durante la pandemia nelle proteste contro le vaccinazioni al Covid-19, lancia un appello ai sindaci piemontesi.
“Il blocco delle auto diesel Euro 5 è una decisione vergognosa e inappropriata - inforca, con la lettera alle amministrazioni locali, la consigliera comunale di Rondissone -. Questa imposizione liberticida imposta dall’Europa cagionerebbe un danno incalcolabile per i cittadini e per il tessuto produttivo della nostra città, andando a colpire quei tantissimi cittadini, che non possono permettersi di comprarsi un’auto nuova ogni anno, mentre nessuno parla dell'inquinamento degli aeroplani che sorvolano le nostre città.
Gli aerei sono tutti diesel Euro zero...non si capisce quindi come le varie giunte comunali vogliano bloccare il traffico in centro a Torino e provincia, per contrastare un cosiddetto cambiamento climatico, quando abbiamo una flotta di aerei che bruciano 2500 kg di carburante all'ora di media e se ne involano ogni giorno nell'arco delle 24 ore più o meno dai 180.000 ai 200.000. Rendiamoci conto di cosa abbiano sulla testa, di cosa bruciano e poi vediamo che peso può avere quindi il blocco degli euro diesel in città per 6 mesi?!”.
Barbara Squillace consigliere comunale di Rondissone
“Alcune forze politiche stanno già pensando, non solo ad una denuncia in procura, perché di fatto l'unione europea non ha mai detto che bisogna interrompere l'euro 5 ma piuttosto di fare il possibile per ridurre l’inquinamento - prosegue Squillace -, ma anche alla richiesta di chiusura dell'aeroporto di Caselle e al conseguente blocco degli aerei Euro zero. Ora la regione Piemonte vorrà veramente portare avanti questa follia o rivedere la sua posizione?
I sindaci sono stati votati per difendere il loro territorio e soprattutto per difendere i loro concittadini. Per questi motivi chiedo loro di contrastare fortemente una simile ordinanza restrittiva e anticostituzionale. L’inquinamento dell’atmosfera è un problema reale, ma non si combatte con queste posizioni ideologiche senza basi scientifiche”.
“Il provvedimento politico di Regione Piemonte e dei Comuni nasce dalla procedura di infrazione di Bruxelles per la qualità dell’aria in pianura Padana - si legge ancora nella lettera -. Un pretesto per mettere sotto ricatto ambientale l’Italia produttiva del nord e imporre l’agenda ecologista: la partita di scambio sono i soldi del PNRR che all’Italia non verrebbero erogati se non seguisse il diktat di Bruxelles. Un giochino che funziona finché i cittadini obbediscono. Ma che se si mettono realmente di traverso, potrebbe arrivare a fare crollare tutto il castello dell'Unione Europea stessa. La cosa che indispone ancora di più e che normalmente le peggiori porcate legislative vengono partorite sempre sotto l'ombrellone di agosto, quando i cittadini sono in ferie e distratti dalle vacanze. Anche il super green pass e gli obblighi vaccinali sono stati approvati proprio in concomitanza delle vacanze”.
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