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Rivarolo
03 Agosto 2023 - 00:08
Il castello di Malgrà a Rivarolo
“Ah perché c’è stata la patronale?”.
Si potrebbe riassumere così il pensiero di molti abitanti e politici di Rivarolo, decisamente poco soddisfatti dell’esito della festa patronale di San Giacomo.
Partiamo dall’inizio. L’evento è andato in scena per una settimana, dal 25 luglio fino a martedì 1° agosto.
Rassegne cinematografiche, concerti, l’apertura della fucina storica, la mostra zootecnica e, rullo di tamburi, la fiera agricola. Peccato che di tutti questi bellissimi eventi se ne sapesse poco o nulla.
“È stato un flop, poco da dire - attacca Fabrizio Bertot, consigliere comunale di minoranza di Riparolium - per essere eleganti possiamo affermare che sia stata una patronale sottotono. L’amministrazione comunale doveva fare poco: semplicemente informare i cittadini dell’evento, invece non sono riusciti a fare nemmeno questo. Ma si sa: è un po’ la caratteristica di chi naviga a vista. Se le cose le organizzi in fretta e furia è logico che poi non ci sia nemmeno il tempo di sponsorizzarle. Tanto per dire, la locandina che ci è arrivata è pietosa: non si capiva nulla”.
Fabrizio Bertot, consigliere di minoranza a Rivarolo
Si accodano alla pletora di lamentele anche i membri del gruppo d’opinione Muovi Rivarolo, che sottolineano come la patronale di San Giacomo continui ad essere un evento molto sentito dalla maggior parte dei cittadini, che tuttavia rimangono puntualmente delusi da un’organizzazione a dir poco frettolosa. Le bancarelle lungo il viale di Corso Torino e gli animali nel parco del Malgrà? Sono ormai dei ricordi.
Nota dolente, poi, la scarsa presenza di agricoltori, a maggior ragione in un territorio come quello rivarolese, che fa dell’agricoltura uno dei suoi capisaldi.
“Mi è spiaciuto particolarmente per gli allevatori che sono venuti alla festa - continua Bertot - un po’ per la collocazione dell’evento, un po’ per la mancanza di pubblicità, la patronale non è stata sentita. La gente a mala pena si è accorta della festa. Almeno i giostrai hanno provato a rallegrare l’ambiente con i fuochi d’artificio. Solo per i concerti, tra SIAE ed simili, l’amministrazione ha speso più di 22mila euro: tutti questi erano eventi che se sponsorizzati a dovere avrebbero anche potuto essere carini. Basti dire che io lunedì ho parcheggiato di fronte al Caffè Torino: questo non significa che è stato risolto il problema dei parcheggi, ma che Rivarolo era vuota. Che dire, un flop clamoroso”.
Insomma, il ritratto che traspare è quello di un’amministrazione frettolosa nell’organizzazione, con in mano un evento potenzialmente attrattivo, ma che non è stato sfruttato a pieno. La certezza, comunque, rimane una sola: calato il sipario sulla patronale, quelli soddisfatti, sono veramente pochi.
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