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IL CASO
24 Luglio 2023 - 20:17
Immagine di Repertorio
Tornare dalle vacanze e non trovare più la propria auto. Dov'è? Non c'è più, l'hanno demolita. È quanto era successo, l'estate scorsa, ad un uomo che aveva lasciato la sua Rover25 parcheggiata a Caselle Torinese. Dopo il fattaccio l'uomo aveva chiesto 20 mila euro di risarcimento al Comune, anche perché dentro il mezzo c'erano anche dei beni di valore: un passeggino e un seggiolino.
Ora, dopo una contesa legale, le parti sono arrivate ad un accordo: l'uomo, a cui il Comune ha demolito l'auto per sbaglio, riceverà 4 mila e 700 euro di risarcimento. Tanti? Pochi? Questa è la cifra pattuita tra le parti.
È tutto scritto nella delibera di giunta del 17 luglio.
Una storia incredibile ma vera, verissima...
Una rover25
Mentre era in vacanza, l'uomo è stato chiamato da un amico "La tua auto non c'è più". Andrea Sasso, a quel punto inizia a sentire Sindaco, assessori, vigili, tutti gli dicono che la sua auto è clonata. Si arriva, quindi, all'amara scoperta: l'auto non era stata rubata ma prelevata dai vigili casellesi e poi trasportata al demolitore. Si pensava, infatti, che fosse un'auto clonata (ma non abbandonata, era lì da un paio di giorni). Il mezzo, inoltre, era rimasto vittima (nel 2020) di un fermo amministrativo e quindi non poteva essere utilizzato fino alla regolarizzazione della situazione fiscale o tributaria del proprietario.
Il Sindaco di Caselle, Giuseppe Marsaglia
"Alcuni cittadini - ci raccontava lo scorso dicembre il Sindaco di Caselle, Giuseppe Marsaglia - ci hanno segnalato la presenza di questa macchina, ci hanno detto che era lì da molto tempo e quindi si sono attivati i nostri vigili. Dopo alcuni controlli la polizia locale ha rimosso l'auto e poi è stata demolita. Forse per un eccesso di zelo l'hanno fatta demolire, è possibile che non fosse da demolire visto che si trattava di un mezzo soggetto ad un blocco fiscale. Ora abbiamo incaricato un legale per risolvere la questione".
A descriverci meglio la storia era stata la vittima, Andrea Sasso. "Mi hanno demolito l'auto perché i vigili - ci diceva - hanno letto male la targa, una lettera per un'altra. La mia auto era parcheggiata lì in strada da 2 giorni, non era abbandonata. Prima della demolizione avevo appena finito di effettuare il trasloco e dopo di che sono partito per le ferie in Calabria. Mentre ero in vacanza ho sentito al telefono il Sindaco, i vigili e sono tornato su. Dicevano che la mia auto era clonata e andava demolita, ma le cose non stavano così, hanno sbagliato targa, gliel'ho detto ma non c'è stato nulla da fare. Non c'entra niente neanche il fermo amministrativo, la mia auto era assicurata dal 2017, la usavo e non sapevo nulla del fermo, l'ho scoperto quando hanno demolito l'auto. Ora andremo per vie legali: il tema non è l'auto in sé ma il danno che ho subito, una cosa assurda".
Pochi giorni dopo il fattaccio, poi, era stata pubblicata la delibera che parlava della contesa legale in corso: il proprietario dell'automobile aveva formulato una richiesta di risarcimento ai danni del Comune, 20 mila euro per ripagare il valore della macchina, ma non solo. All'interno della Rover, infatti, c'erano un seggiolino dal valore di 289 euro e un passeggino dal valore di 449,95 euro. La richiesta di risarcimento danni è arrivata in Comune il 28/11/2022 tramite l'avvocato Stivala.
Ora la storia si è conclusa con l'accordo per un risarcimento di 4 mila e 700 euro.
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