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23 Luglio 2023 - 17:06
scuolabus, foto d’archivio
La notizia il primo cittadino, Alberto Graffino, l’ha comunicata con una lettera, venerdì 21 luglio.
È qui che, nero su bianco, il Sindaco conferma il taglio di uno dei principali servizi della città, lo scuolabus.
“Gentili genitori, - scrive - nel corso della riunione del 12 giugno svoltasi presso la Sala di Rappresentanza del Comune, sono state esposte le ragioni dell’impossibilità di attivare il servizio di trasporto scolastico per il prossimo anno, dovute ad un costo non sostenibile per l’amministrazione comunale a fronte di una scarso richiesta da parte delle famiglie”.
La lettera, poi, continua così: “Nonostante ciò ci siamo ugualmente impegnati a cercare eventuali soluzioni alternative per venire incontro alle esigenze delle venti famiglie che avevano manifestato interesse ad aderire al servizio”.
Venti famiglie, interessate, dunque, c’erano, non proprio quattro gatti...
Il Sindaco di San Benigno Canavese, Alberto Graffino
“I preventivi richiesti alle ditte - continuano dal Comune - operanti nel settore sono allineati, con una minimo differenza, alla spesa sostenuta negli armi passati. Inoltre le ulteriori ipotesi considerate non hanno trovato una reale possibilità di attuazione. Tutto ciò premesso, è con estremo rammarico che vi confermiamo che il servizio di trasporto scolastico non potrà, ad oggi, essere attivato”.
La lettera si chiude con una mezza promessa per il futuro.
“L’Amministrazione si riserva - è scritto nel documento - di rivalutare la questione qualora le famiglie interessate siano disponibili a sostenere integralmente il costo del servizio”.
Nel frattempo, però, alcuni genitori hanno deciso di alzare la voce di fronte al taglio di un servizio così importante.
Una di questi è Anna Bruno che ci ha raccontato la sua esperienza.
“A giugno - precisa - i genitori dei bambini che usufruiscono del servizio hanno incontrato il Sindaco per chiedere di non sospendere il servizio né nell’anno 2023/2024 né negli anni a seguire. Visto che l’appalto ad esterni grava troppo sul bilancio comunale abbiamo proposto di fare come negli anni passati:usare il mezzo di cui dispone il comune e mettere alla guida un operatore comunale. Il diritto allo studio per tutti non rientra nel senso di comunità? Martedì sono andata in comune per sapere se era stata trovata una soluzione, come promesso a voce,ma l’impiegata ha risposto: “Il servizio è stato tolto”. Così non resta che informarci bene su cosa e dobbiamo fare noi genitori affinché si trovi una soluzione! Non è uno sfogo ma una necessità per chi non può portare e andare a prendere i propri figli a scuola ma deve comunque garantirgli la frequenza scolastica”.
La speranza, dunque, è che l’amministrazione possa fare un passo indietro e non procedere nell’ennesimo taglio di un servizio pubblico.
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