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Più bus tra Ciriè e le Valli di Lanzo con orari più funzionali

I comitati dei pendolari hanno presentato una proposta organica per integrare il trasporto su rotaia

Più bus tra Ciriè e le Valli di Lanzo con orari più funzionali

Treni e bus. Solo così può essere completata l'offerta del trasporto pubblico sul territorio.

Treni e bus i cui orari si intreccino formulando una valida offerta di trasporto integrato per chi sceglie i mezzi pubblici per viaggiare.

Un tema che sta molto a cuore all'Osservatorio sulla Torino - Ceres che, insieme con il Comis (Coordinamento per la modalità integrata e sostenibile), che opera a livello regionale, ha presentato una proposta di revisione e miglioramento della rete bus extraurbana.

Parliamo di un'offerta di trasporto complementare alla rete ferroviaria per consentire, una volta aperto il collegamento diretto con Torino, di sfruttare al meglio le possibilità del sistema ferroviario anche per i comuni non raggiunti dai treni. 

La proposta è stata inviata anche a tutti i sindaci interessati dalla tratta.Da quelli delle Valli di Lanzo, a quelli del Ciriacese e della cintura nord-ovest.

"Abbiamo voluto coinvolgerli tutti - racconta Davide Arminio - referente dell'Osservatorio sulla Torino Ceres - poi c'è chi ha avuto reazioni più appassionate e chi più tiepide. C'è anche chi ne fa una questione di appartenenza politica, quando, invece, bisognerebbe remare tutti dalla stessa parte in vista del bene del territorio".

La proposta è stata, inoltre, condivisa con l'Agenzia per la mobilità, ExtraTO, e Città metropolitana.

Questi i punti principali contenuti nel documento:

  • linea Lanzo-Usseglio: coordinamento degli orari a Lanzo e Germagnano con i treni;
  • linee Ceres-Pian della Mussa e Ceres-Forno Alpi Graie: in attesa della riapertura della ferrovia, prolungamento su Germagnano e istituzione del servizio festivo, almeno in estate;
  • linea Aeroporto-Torino (Sadem/Arriva): razionalizzazione degli orari alla luce della "concorrenza" del treno e per liberare risorse per nuovi servizi;
  • nuova linea per Leinì/Volpiano: istituzione nuova linea Caselle/Aeroporto-Leinì-Volpiano, oppure modifica della linea Torino-Leinì-Ivrea con spostamento del capolinea all'aeroporto;
  • linee Cirié-Corio e Cirié-Varisella: miglior coordinamento degli orari con i treni;
  • linea Cirié-Levone: potenziamento corse in orario feriale;
  • linea Torino-Germagnano: trasformazione in Germagnano-Aeroporto coordinata con i treni;
  • linea Forno C.se-Rivarolo: potenziamento linea e coordinamento orari con SFM-1 a Rivarolo.

DAVIDE ARMINIO REFERENTE DELL'OSSERVATORIO SULLA TORINO CERES

LA LETTERA AI SINDACI

"Come noto si sta avvicinando l’importante data di riapertura della ferrovia Torino-Ceres con il collegamento diretto alla città e all’area metropolitana, che rappresenta un enorme avanzamento per l’accessibilità del territorio e per un servizio di trasporto davvero efficace e competitivo per i cittadini.

La situazione contingente di queste settimane, con le enormi complicazioni di viabilità dovute alla concomitante chiusura della ferrovia e all’interruzione della galleria “Monte Basso” sulla SP1, che sta determinando conseguenze fortemente negative in termini di mobilità per residenti e turisti e di ricadute economiche e sociali, testimoniano più che mai quanto sia fondamentale un sistema di trasporto alternativo al mezzo privato.

Per queste ragioni, come CoMIS e come Osservatorio sulla ferrovia Torino-Ceres, riteniamo che sia indispensabile iniziare a ragionare con attenzione e lungimiranza sulle opportunità che la nuova Torino-Ceres fornirà ai quasi duecentomila cittadini del bacino territoriale che insiste sulla linea. Se l’assetto del servizio ferroviario, almeno in una prima fase, appare al momento abbastanza definito, occorre invece puntare l’attenzione sulla riorganizzazione e il miglioramento della rete bus complementare.

Su alcune tratte (quali le alte valli di Lanzo, le valli Ceronda e Casternone) è indispensabile una implementazione del servizio, altrimenti inadeguato rispetto alle possibilità di coordinamento con il Servizio Ferroviario Metropolitano; altri territori (Leinì, Malanghero, Mappano) necessitano di una riprogrammazione dei collegamenti afferenti; su alcune tratte, infine, come la Torino-Borgaro-Caselle, risulta infine doverosa una riorganizzazione alla luce della “concorrenza positiva” del treno, anche per liberare risorse utili agli altri obiettivi di riassetto.

Come sempre siamo a piena disposizione per un confronto sincero e costruttivo sulle proposte, auspicando che la nuova Torino-Ceres possa contribuire a un indispensabile passo in avanti nella mobilità e nell’accessibilità del quadrante nord-ovest della Città metropolitana, proprio alla luce delle criticità e dei bisogni evidenziati da più parti".

Negli allegati alla lettera è stata poi illustrata la proposta complessiva e organica di riassetto della rete extraurbana che tiene conto dell’intero bacino territoriale di riferimento della Torino-Ceres e anche, in misura collaterale, dei collegamenti tra il Basso Canavese e la Val Malone, lo snodo di Rivarolo e la SFM-1.

PROPOSTE DI RIASSETTO DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE EXTRAURBANO

Ulteriori proposte:

- potenziamento linea 95 Forno C.se –Rivarolo C.se e interscambi sistematici a Rivarolo con sfm1, linea 132 Rivarolo-Castellamonte, linea 137 Rivarolo-Pont e linea 145 Rivarolo-Ivrea

- reperimento risorse con arretramento capolinea da Torino Fiochetto a Torino Stura per le corse della linea 92 Torino-Forno

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