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I rincari "uccidono" i lavori al Palazzetto dello Sport: dopo tre anni non se ne fa nulla

Inflazione e guerra in Ucraina i due "killer" della riqualificazione del Palazzetto dello sport: i lavori erano cominciati due anni fa

Riscaldare la palestra costa di più: il Comune è costretto ad alzare le tariffe

Realizzazione della nuova copertura dell’edificio, del cappotto perimetrale con la sostituzione dei serramenti esterni, dell’impianto di illuminazione e del pavimento. Ecco il "libro dei sogni" approvato tre anni fa dall'amministrazione di Forno Canavese in merito al Palazzetto dello Sport comunale. Tutto andato distrutto per via dei rincari

350mila euro di lavori finanziati in buona parte (precisamente 315mila euro) dal Fondo sport e periferie, approvato dal Governo nel 2016 e finalizzato al potenziamento dell’attività sportiva agonistica nazionale in aree svantaggiate e zone periferiche urbane con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economico sociali e incrementare la sicurezza urbana.

Il Palazzetto dello Sport S. Benetti costituisce la principale struttura sportiva cittadina destinata agli sport “indoor”, ma l’edificio, per quanto riguarda gli aspetti del contenimento dei consumi energetici e della fruibilità della pavimentazione del campo di gioco, necessita di aggiornamento. Da qui l'idea di intervenirci.

Nulla di fatto

Nulla di fatto. A tre anni dall'approvazione del progetto definitivo-esecutivo, i rincari hanno ucciso i lavori. È tutto scritto nell'ultima delibera approvata dalla Giunta del paese, guidata dal primo cittadino Alessandro Giacomo Gaudio.

La ditta aveva addirittura proposto, nel 2021, un ribasso rispetto alla base d'asta del 30%, arrivando a proporre un compenso finale di 206mila 549,46 euro. Poi però sono arrivati i rialzi dei prezzi nel settore edilizio, già provato dalla pandemia di covid 19, e tutto è precipitato.

Alessandro Gaudio, sindaco di Forno Canavese

"Nel periodo intercorrente tra l’aggiudicazione definitiva, la stipula del contratto d’appalto e la consegna dei lavori - scrive l'amministrazione in delibera - il settore edilizio ha subìto un aumento imprevisto e incontrollato dei prezzi delle materie prime legato allo squilibrio economico post pandemico e alle politiche nazionali che hanno generato un aumento della domanda rispetto all’offerta nonché la crisi economica ed energetica connessa al drammatico scenario del conflitto in Ucraina, hanno innescato un continuo e costante aumento dell’inflazione".

La congiuntura economica immediatamente successiva al periodo post-pandemico, inoltre, con l’aumento della domanda in conseguenza dell’affermarsi del cd. “Superbonus 110%” ha portato ad un aumento imprevedibile del costo di molti materiali da costruzione, specialmente quelli largamente utilizzati nei lavori di riqualificazione energetica (isolanti, serramenti, noleggio di ponteggio ed altra attrezzatura necessaria al sollevamento in quota), unitamente all’aumento del costo della manodopera".

Il Palazzetto Sergio benetti

A nulla sono serviti i meccanismi di compensazione messi in atto dal Governo centrale per calmierare i prezzi. E così, dopo un incontro con la Direzione Lavori e con la ditta concessionaria, l'amministrazione ha dovuto arrendersi di fronte all'evidenza: c'erano 80mila euro di rincari richiesti dalla ditta per eseguire i lavori.

Ma "il Comune di Forno Canavese non ha possibilità con fondi propri di procedere alla redazione di varianti suppletive in grado di modificare il quadro economico di progetto". Dunque l'appalto è da rifare, e sul palazzetto dello sport del paese pesa l'incognita del futuro.

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