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La carta solidale della Meloni ci dice che un genitore solo con un figlio non è famiglia

Il nuovo strumento di sostegno al reddito è destinata a nuclei composti da non meno di tre componenti

Spesa

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Pasta, caffè, zuccherò, latte, carne, miele, uova...

Sono solo alcuni dei beni alimentari che sarà possibile acquistare con la carta solidale, il nuovo strumento previsto dal Governo per aiutare le famiglie in difficoltà.

Un provvedimento chiaramente studiato per aiutare le famiglie numerose, penalizzando fasce di popolazione, ugualmente in difficoltà, come potrebbe essere un genitore solo con figlio piccolo, ad esempio.

Innanzitutto, infatti, la carta solidale è destinata a nuclei familiari composti da non meno di tre componenti.

Ma ciò che più fa pensare è la soglia Isee fissata. L'indicatore non deve essere superiore a €15.000,00. Un tetto non proprio così basso che fa capire, chiaramente che il provvedimento non è destinato a chi guadagna poco (o niente), ma a chi, pur vivendo di uno stipendio normale, deve sfamare più bocche.

Insomma, uno strumento di sostegno che perde un po' di vista i bisogni di tutti per i bisogni di una parte della popolazione. 

Il Governo stesso definisce la carta solidale come uno strumento a sostegno dei nuclei familiari per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità.

Ma poi, parlando di non meno di tre componenti, ci spiega che una vedova o un vedovo con un bimbo piccolo (ad esempio) non è una famiglia meritevole di attenzione e sostegno.

In un solo colpo, dalla carta solidale vengono spazzate via  3.248.000 nuclei con 1 o 2 componenti.

Si potrebbe obiettare che un reddito Isee di 15mila euro è più che sufficiente ad un genitore che deve crescere un figlio. E allora perché non pensare a tutti coloro che guadagnano decisamente meno abbassando quella soglia Isee?

L’ISEE richiesto, è infatti pacificamente ritenuto “elevato” per questo tipo di misure.

A maggio Openpolis ha pubblicato un report sulle famiglie monogenitoriali in povertà.

Si stima che i nuclei monogenitoriali con almeno un figlio minore in Italia siano un milione di cui l'86,4% è composto da una madre sola con figli minori.

L'11,5% sarebbero nuclei monogenitoriali con minori a carico in povertà assoluta nel 2021. Le famiglie monogenitoriali si trovano più spesso della media a rischio indigenza con conseguenze dirette sulla vita dei bambini.

IL RISCHIO DI POVERTA' ALIMENTARE

Nell'indagine riportata, quasi 1 nucleo monogenitoriale su 10 ha dichiarato di non potersi permettere carne o pesce ogni 2 giorni nel 2021.

LA POVERTA' ALIMENTARE E' IN AUMENTO PROPRIO TRA I NUCLEI MONOGENITORIALI

Dati di cui il Governo non ha tenuto conto tagliando fuori dalla carta solidale tutti quelli con un figlio soltanto.

IN COSA CONSISTE LA CARTA SOLIDALE

La misura consiste in un contributo economico una tantum di importo pari a € 382,50 erogato alle famiglie attraverso una carta elettronica di pagamento e senza la necessità di presentare alcun tipo di domanda da parte dei cittadini presso INPS o Comune.

Il Governo ha stanziato per la misura 500 milioni di euro che permetteranno l’erogazione di 1,3 milioni di Carte Solidali.

La carta è utilizzabile presso tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari, sarà necessario effettuare almeno un acquisto entro il 15 settembre 2023, per non perdere la possibilità di utilizzare la somma sopra indicata.

Il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste sta definendo alcune convenzioni, sia con le principali associazioni di categoria che con i singoli esercenti, al fine consentire ai possessori della carta solidale, in sede di acquisto di beni di prima necessità, di usufruire di uno sconto del 15% sui prodotti. Gli esercizi aderenti all’iniziativa espongono l’immagine della Carta “Dedicata a te” e sono indicati sul sito dello stesso Ministero sulla pagina dedicata al “Fondo Alimentare”.

I beneficiari della carta sono individuati direttamente dall'INPS sulla base dei requisiti stabiliti dal decreto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del Ministero dell’economia e delle finanze del 18 aprile 2023, e precisamente:

  • Iscrizione nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe Comunale);
  • Titolarità di una certificazione ISEE ordinaria in corso di validità, con indicatore non superiore a €15.000,00.

In modo particolare i nuclei sono individuati sulla base dei seguenti criteri di priorità decrescente:

  1. nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009 – priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
  2. nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005 – priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
  3. nuclei familiari composti da non meno di tre componenti – priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso.

A CHI NON SPETTA IL CONTRIBUTO

Il contributo non spetta ai nuclei familiari già percettori di Reddito di Cittadinanza, Reddito di Inclusione, qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà.

Non spetta, inoltre, ai nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di Nuova assicurazione sociale per l’impiego - NASPI e Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori - DIS-COLL, Indennità di mobilità, Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, Cassa integrazione guadagni-CIG, qualsivoglia differente forma di integrazione salariale o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.

A decorrere dal 18 luglio 2023, giorno di pubblicazione da parte dell’INPS delle liste definitive dei beneficiari complete dei codici identificativi delle carte assegnate, il Comune di Ciriè inizierà l’invio delle comunicazioni ai beneficiari del contributo mediante Raccomandata A/R.

La comunicazione conterrà le indicazioni per il ritiro delle carte presso gli Uffici Postali. Per effettuare il ritiro della carta è necessario presentare la comunicazione ricevuta dal Comune di residenza, che contiene l'abbinamento del codice fiscale del beneficiario con il codice della carta assegnata.

La carta può essere ritirata dal solo beneficiario, salvo possibilità di delega effettuata ai sensi delle disposizioni vigenti, utilizzando gli appositi modelli distribuiti da Poste Italiane.         

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